Nel 2024 l’attività di ricerca e i risultati colti sul piano della comunicazione hanno consentito a First Cisl di rafforzare il suo posizionamento. La coerenza con i valori di riferimento e l’identità confederale continuano a rappresentare i punti di forza di un’organizzazione che investe sempre di più sulla crescita culturale della sua dirigenza, requisito indispensabile per promuovere lo sviluppo del lavoro come fattore di inclusione sociale.
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È in questa cornice che va letta la creazione della Scuola nazionale sindacale della Federazione, la cui inaugurazione si è tenuta, in linea di continuità ideale con l’attenzione da sempre riservata dalla Cisl alla formazione, presso il Centro studi di Firenze. Le competenze delle persone rappresentano infatti l’investimento più prezioso per tenere il passo con i grandi cambiamenti innescati dalla rivoluzione digitale e dall’intelligenza artificiale, ma anche per favorire, come punta a fare la Cisl con la sua proposta di legge di iniziativa popolare, in esame alle Camere, l’affermazione della partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alla gestione delle imprese. Un obiettivo che, nel settore bancario, First Cisl ha messo al centro della sua strategia contrattuale, ottenendo l’inserimento di una specifica norma sia nel contratto nazionale Abi che in quello, concluso nel corso del 2024, del credito cooperativo. Per questa ragione la Scuola è stata concepita come un laboratorio di confronto culturale, organizzato in modo del tutto originale attraverso corsi biennali ripetuti nel tempo ed un’interlocuzione costante con accademici, studiosi ed esperti.
L’approfondimento culturale dei problemi relativi alla consulenza finanziaria ed alla tutela sul risparmio rappresenta lo sfondo sul quale la Federazione ha costruito le iniziative dedicate all’educazione finanziaria. L’idea è che l’impegno profuso in tante iniziative, condotte con particolare impegno anche da First Cisl durante il Mese dell’educazione finanziaria, insieme ad esponenti del mondo accademico e associativo, vada affiancato da una profonda riforma dell’industria finanziaria, che passa attraverso l’introduzione da parte degli intermediari di un modello di consulenza su base indipendente, in grado di spostare il focus della consulenza dalla vendita dei prodotti finanziari alla relazione con la clientela e di favorire, per questa via, il miglioramento delle competenze dei risparmiatori.
Il risparmio, peraltro, occupa nell’agenda sindacale un posto fondamentale non solo per quanto riguarda la promozione di una cultura dei cittadini più orientata a scelte consapevoli e responsabili. Nel dibattito pubblico si è affermata la convinzione che la crescita del Paese, in una chiave rispettosa della sostenibilità sociale ed ambientale, dipenda strettamente dalla crescita degli investimenti privati e, di conseguenza, dalla capacità di indirizzare il risparmio degli italiani verso l’economia reale.
Il ruolo delle compagnie assicurative è destinato ad assumere nei prossimi anni sempre maggiore rilevanza, sia sotto il profilo della trasformazione digitale ed ecologica dei nostri sistemi produttivi, che per quanto attiene il sistema di welfare, che si va riconfigurando, in conseguenza dei cambiamenti indotti dall’invecchiamento demografico, sulla base di una più stretta partnership pubblico-privato. First Cisl ha inoltre sollecitato una riflessione sulle pesanti conseguenze del cambiamento climatico. La sempre maggiore frequenza degli eventi estremi rende evidente che va superato il fenomeno della sottoassicurazione, realizzando un meccanismo virtuoso di trasferimento dei rischi, fondamentale per salvaguardare tanto il sistema produttivo che il patrimonio edilizio del Paese. Questi temi sono stati al centro dell’Insurance Day, evento dedicato al mondo delle assicurazioni che First Cisl ha organizzato il 6 giugno a Roma, al quale hanno partecipato gli Amministratori delegati dei principali gruppi assicurativi, la Presidente Ania, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, e la Segretaria generale aggiunta Cisl.
Le caratteristiche dell’economia italiana, nella quale rivestono un peso rilevantissimo le piccole imprese, fa sì che il rapporto tra i territori e gli intermediari finanziari resti, anche in ragione degli investimenti necessari a sostenere la transizione ecologica e digitale, di cruciale importanza anche nei prossimi anni. Ciò è ben chiaro sia nella logica sottesa al Finer sia nella campagna che First Cisl conduce contro le continue chiusure di filiali, che si giova dei dati e delle analisi prodotti dall’Osservatorio sulla desertificazione bancaria della Fondazione Fiba, principale punto di riferimento su questo tema per gli addetti ai lavori e per i media.
First Cisl ha formulato inoltre una serie di proposte, avanzate nell’ambito di numerose iniziative pubbliche, per contrastare gli effetti negativi del fenomeno sull’economia e la società italiane, in particolare sulle fasce più deboli della popolazione. Proposte come l’istituzione di classifiche di sostenibilità delle banche correlate alla presenza fisica e/o alla realizzazione certificata di programmi di educazione digitale della clientela e la costituzione di Osservatori regionali sull’attività bancaria, da ultimo recepite nella bozza di documento elaborata dal gruppo di lavoro sulla desertificazione bancaria costituito in seno al Cnel.
Non sono solo i dati sulla desertificazione bancaria a denunciare il progressivo allontanamento delle banche italiane dalla funzione sociale cui dovrebbero invece assolvere. Nell’attività di elaborazione ed approfondimento condotta attraverso la Fondazione Fiba rientra infatti anche l’analisi dei conti trimestrali dei maggiori gruppi bancari italiani. Analisi che lungo il 2024 ha confermato come il credito erogato all’economia reale abbia proseguito nella sua parabola discendente, a differenze degli utili, ancora in forte aumento nonostante il calo dei tassi. Una tendenza, questa, che non trova riscontri negli altri grandi paesi dell’area euro, dove gli impieghi continuano invece a crescere.
Le soluzioni proposte da First Cisl puntano, da un lato, a rafforzare il ruolo del sistema bancario a sostegno delle imprese impegnate nelle transizioni ambientale e digitale, attraverso condizioni di offerta del credito mirate a stimolare investimenti per la trasformazione dei sistemi produttivi; dall’altro, a realizzare modelli di consulenza che siano orientati a perseguire il miglior interesse di tutta la clientela e non condizionati dai margini sui singoli prodotti finanziari collocati.
Tra i temi di rilevante interesse sociale, First Cisl nel corso del 2024 ha approfondito anche quello del credito a consumo. Le analisi periodiche condotte dalla Fondazione Fiba hanno evidenziato come chiedere un finanziamento in Italia costi più che in Francia e Germania e come il tasso di interesse a carico delle famiglie superi la media dell’area euro. Ne è emerso che la crescita continua del credito al consumo, come dimostra tra l’altro l’esplosione del fenomeno della cessione del quinto dello stipendio, non indica solo un cambiamento negli stili di vita, ma pone dei problemi che la politica non può più ignorare.
Nel 2025 First Cisl è chiamata a proseguire il cammino tracciato in questi anni ed a consolidare i risultati raggiunti, che ne hanno rafforzato il profilo in tutti i comparti rappresentati. Su queste basi sarà poi il Congresso, il momento più alto di democrazia partecipativa nella vita dell’organizzazione, a definire gli indirizzi che consentiranno di affrontare al meglio le sfide del futuro, valorizzando l’intelligenza collettiva che si esprime in tutte le persone First Cisl.