L’iniziativa è stata presentata oggi al Centro Studi Cisl di Firenze dal segretario generale First Cisl Riccardo Colombani, Giuseppe Acocella, rettore dell’Università Giustino Fortunato, Marco Lai, direttore del Centro Studi Cisl, Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis. Le lezioni saranno affidate a nomi autorevoli del mondo accademico e culturale
Un investimento sulle persone, sulla loro capacità di leggere con spirito critico i cambiamenti della società, un laboratorio di confronto con il mondo accademico e culturale. Sono questi gli obiettivi che si propone First Cisl lanciando la sua Scuola sindacale nazionale, iniziativa che è stata presentata oggi presso il Centro studi Cisl di Firenze.
I lavori, introdotti da Sabrina Brezzo, direttrice della Scuola, si sono aperti con un dialogo tra Riccardo Colombani, segretario generale First Cisl, Giuseppe Acocella, rettore dell’Università Giustino Fortunato e Marco Lai, direttore del Centro studi Cisl, che hanno sottolineato il ruolo fondamentale della formazione nella storia della Cisl e nella costruzione della sua identità.
Durante i lavori Colombani si è confrontato con Massimo Valerii, direttore generale del Censis, sulle sfide poste dalle trasformazioni e sulla necessità per il sindacato di investire nel lungo periodo sulla crescita culturale della sua dirigenza, precondizione necessaria per intercettare i bisogni che maturano nel mondo del lavoro e nella società italiana.
Il processo che ha portato alla costituzione della Scuola sindacale nazionale ha preso avvio con l’Assemblea organizzativa di First Cisl, svoltasi nel novembre scorso a Roma, che ha approvato il documento conclusivo dal titolo “Lo sviluppo delle persone é linfa del cambiamento necessario – Valori identitari, percorsi educativi, processi comunicativi: leve per la crescita della rappresentanza”.
La Scuola sindacale nazionale, patrimonio di tutte le strutture organizzative della Federazione, non muta l’assetto formativo già esistente: le Federazioni regionali/macroregionali continueranno infatti a essere il soggetto principale della politica formativa, integrata a livello aziendale, nazionale e confederale, ma la nuova iniziativa vuole contribuire ad allargare gli orizzonti di comprensione della realtà, e questo grazie anche alla scelta di avvalersi soprattutto di docenti di alto profilo prevalentemente esterne/i al mondo sindacale, per sviluppare un’apertura mentale, un’osmosi di sapere e cultura, che non siano esclusivamente condizionate dal contesto lavorativo in cui si esercita la propria attività.
“La Scuola sindacale nazionale ha l’obiettivo primario di favorire lo sviluppo delle persone – ha affermato il segretario generale First Cisl Riccardo Colombani – e di consentire un confronto aperto a esperienze e stimoli sia del mondo accademico che culturale, interno ed esterno alla Federazione stessa. Giulio Pastore, il fondatore della Cisl, ci ha spiegato che il sindacato non deve essere solo uno strumento di difesa economica, ma deve diventare una scuola di democrazia, di responsabilità, di solidarietà e di promozione umana. È questo lo spirito che ci ha guidato nel progettare la Scuola. Siamo consapevoli infatti che, nel cambio di paradigma che stiamo vivendo, il bagaglio culturale dei nostri sindacalisti – ha concluso Colombani – rappresenta la risorsa più preziosa di cui disponiamo per promuovere l’autentico sviluppo della persona umana e l’inclusione a tutti i livelli”.
Presentazione della Scuola sindacale nazionale First Cisl
Il programma della giornata di avvio della Scuola