I primi pilastri della banca unica: logiche e contenuti di un accordo complesso

Dopo un mese di difficili e pressoché ininterrotti negoziati, è stato raggiunto l’accordo sul ricambio generazionale nel Gruppo, che sarà garantito da assunzioni, conferme di Personale a tempo determinato/apprendisti e contemporaneamente da uscite incentivate, le cui modalità sono state oggetto del comunicato sindacale dei giorni scorsi.

Oltre all’apertura del Fondo di Solidarietà ed ai pensionamenti incentivati, l’accordo rappresenta il primo, corposo pilastro dell’operazione di integrazione di Creval (prevista probabilmente per la prossima primavera) e di quella successiva di CA Friuladria, per la creazione della c.d. Banca unica.

Unitamente all’apertura del Fondo di Solidarietà, le parti hanno condiviso le prime garanzie atte a contenere la possibile mobilità territoriale e professionale riveniente dalla fusione delle due aziende in CAI e l’individuazione di idonei percorsi formativi che dovranno facilitare i processi di riconversione e riqualificazione professionale che si renderanno necessari.

Le fusioni di Creval e CAFA renderanno anche indispensabile aprire il confronto sull’integrazione normativa dei contratti integrativi delle aziende coinvolte, con un contemporaneo necessità di arrivare ad una complessiva armonizzazione normativa di Gruppo che consenta alla c.d. Banca Unica di guardare al futuro con maggiore omogeneità di trattamenti per tutto il personale.

Le parti si sono date atto di questo obiettivo, ed in attesa dell’apposito confronto, sono state prorogate tutte le norme in scadenza al 31 dicembre 2021 (migrazioni informatiche, part-time, CIA CALIT, garanzie art.11 costituzione CAGS, rimborsi km e missioni e ulteriori previsioni di contenimento del costo del lavoro già in essere), per consentire di affrontarle nell’ambito della discussione complessiva sull’armonizzazione normativa stessa.

Sempre in quest’ottica le parti si sono date reciproco impegno ad affrontare anche un aggiornamento delle previsioni normative sulle pressioni commerciali, che necessitano di revisione ed estensione, visto che il fenomeno continua a essere ampiamente presente e diffuso nel Gruppo.

Inoltre, è stata costituita una nuova Commissione bilaterale e partecipativa sull’organizzazione del lavoro, che consentirà un confronto tecnico mirato su processi e procedure, al fine di meglio intercettare, condividere, discutere e correggere le criticità strutturali sul tema.

Complessivamente si tratta quindi di un accordo complesso e difficile dal quale le parti escono con positivi passi avanti verso il “secondo tempo” di un confronto che le vedrà verosimilmente impegnate per larga parte del 2022 a gestire l’integrazione di Creval e CAFA. Il ricambio generazionale previsto, e le garanzie già ottenute, consentiranno di prevenire alcune ricadute e meglio gestire quelle che dovessero presentarsi prima e dopo le fusioni. Le uscite incentivate saranno inoltre compensate da un inserimento adeguato di nuovo Personale, con un tasso di sostituzione che va allinearsi con la determinazione massima finora registrata a livello di settore.

Da sottolineare anche l’attenzione alla territorialità, l’impulso all’occupazione giovanile e di genere tramite assunzioni e stabilizzazioni di colleghi a tempo determinato ed apprendistato e gli impegni sopra descritti per un supporto sul piano operativo/organizzativo e di miglioramento del clima nella Rete Commerciale.

Il comunicato sindacale