Il punto sull’ultimo incontro tra verifiche, progetti e qualche dubbio

Si è svolto in data 4 febbraio u.s. il periodico incontro di verifica sull’accordo di integrazione del Personale proveniente dalle ex “Banche Fellini”.  A distanza di quasi di tre anni dall’integrazione è possibile tracciare un bilancio dell’impianto normativo, che ha consentito di ridurre in maniera apprezzabile le ricadute sui lavoratori coinvolti.

All’ordine del giorno era prevista anche la presentazione di un progetto pilota relativo allo smart working per la Rete commerciale, che è stata rinviata al prossimo incontro di tavolo. È stata comunque l’occasione per rimarcare come si dovrà prestare attenzione a distinguere l’attuale lavoro da remoto, utilizzato come necessaria risposta all’emergenza sanitaria in corso, con quello che dovrà tornare ad essere il vero smart working, per cui anche i progetti sperimentali dovranno essere pensati in quest’ottica. Nel frattempo l’esperienza che sta maturando sul tema consentirà comunque alle parti di affrontare un ragionamento approfondito sui tanti aspetti che stanno emergendo, come diritto alla disconnessione, ticket pasto, strumenti di lavoro, spese in capo al lavoratore, fino allo straordinario che il lavoro da remoto sta facendo emergere in maniera significativa.

La delegazione datoriale ha presentato anche un progetto di revisione organizzativa della Direzione Centrale del Credito, oltre ai risultati dell’indagine di clima di Gruppo, che hanno destato nel complesso perplessità relativamente alle differenze che emergono rispetto a quella che percepiamo come la realtà sul campo.

Dopo sollecito sindacale, la Delegazione datoriale ha confermato che nei prossimi giorni sarà dato corso concreto agli impegni presi dal Responsabile Direzione Retail e Crescita, Valerio Bottazzoli per mitigare le pressioni commerciali.

Pur non essendo oggetto di contrattazione collettiva, siamo tornati sulla vicenda del riassorbimento degli assegni ad personam, che ha coinvolto moltissimi colleghi, generando sentimenti di sorpresa, sconforto e demotivazione, sia rispetto a quella che è la storia del nostro Gruppo, sia per il contesto storico in cui l’azienda ha deciso di intervenire. Nelle maglie del riassorbimento attuato sono finite anche casistiche che a nostro parere avrebbero dovuto essere esentate. A fronte di diversi riassorbimenti dubbi che ci sono stati segnalati dai colleghi, la delegazione datoriale ha fornito disponibilità ad affrontare verifiche puntuali sui casi singoli che richiederanno certamente tempo, ma potranno garantire maggior trasparenza e chiarezza atte anche a scongiurare il ricorso a possibili singole iniziative legali.

I dettagli nel comunicato sindacale