Assorbimento assegni ad personam: una iniziativa non in linea con la storia del Gruppo

Nei giorni scorsi è stata data notizia dell’iniziativa unilaterale e massiva intrapresa dall’azienda volta ad assorbire (in tutto o in parte) l’eventuale “assegno ad personam” contrattato tra il singolo dipendente ed il datore di lavoro, identificando prelievi proporzionali in base a tre scaglioni di reddito. L’assorbimento previsto riguarda l’importo (o quota di esso) previsto dalla seconda tranche di aumenti del CCNL, decorrenti da gennaio 2021.

Le OO.SS, rimarcando la loro totale estraneità rispetto all’iniziativa sopra descritta, prendono le distanze da tale iniziativa datoriale che, oltre a non avere alcun precedente nella storia del nostro Gruppo, cade in un momento in cui l’Azienda dovrebbe piuttosto riconoscere gli sforzi e l’impegno profusi dal Personale nel difficile anno appena trascorso, grazie ai quali il nostro Gruppo ha potuto raggiungere significativi risultati economici nonostante un contesto di mercato difficilissimo e la gravissima situazione emergenziale.

Vista la lunga storia sul piano delle acquisizioni societarie, che hanno fisiologicamente portato alla coesistenza di istituti contrattuali eterogenei che condizionano il riassorbimento di alcuni assegni, le OO.SS torneranno sul tema in occasione dei prossimi incontri di tavolo al fine di ricostruire correttamente le segnalazioni di disguidi amministrativi che saranno loro trasmesse da parte dei colleghi.

Il comunicato sindacale