Rinnovo smart working: facciamo chiarezza

I colleghi che da tempo fruiscono volontariamente dello Smart Working “ordinario”, richiesto grazie alle previsioni dell’accordo di Gruppo del 9.3.2017, nelle scorse settimane hanno ricevuto, come ogni anno, un messaggio aziendale tramite email finalizzato al rinnovo annuale dello stesso entro il prossimo 30 novembre.

La stessa identica comunicazione è stata inoltrata anche al Personale che sta usufruendo dello Smart Working “emergenziale” in base alle norme derivanti dai vari DPCM, che attualmente fissano al 31 dicembre p.v. il termine di questa modalità lavorativa temporanea.

Questo messaggio unico ha quindi miscelato due platee di fruitori, generando in tutti i colleghi la percezione di una scadenza da rispettare, sensazione rafforzata dai consueti episodi di solleciti a rispondere di stampo “budgettistico” che ci sono stati segnalati dai lavoratori.

Sul tema, visto l’approssimarsi del termine del 30 novembre, vale la pena riportare quanto emerso dal confronto con l’azienda svoltosi nella giornata di ieri per fare assoluta chiarezza in merito.

La richiesta di rinnovo annuale va inoltrata necessariamente entro fine mese da quei colleghi che hanno sempre volontariamente fruito dello Smart Working, avendo aderito alle previsioni dell’accordo di Gruppo in essere dal 2017, e che intendono continuare a farlo anche nel 2021, a prescindere dall’evoluzione dell’emergenza sanitaria.

A tutti gli altri dipendenti non è richiesta alcuna incombenza tassativa entro fine mese.

Questi colleghi continueranno a fruire dello smart working in base alle norme di legge che al momento fissano nel 31 dicembre 2020 il termine della situazione emergenziale (che però ragionevolmente potrà essere prorogato, vista l’attuale contesto sanitario), continuando ovviamente a disporre della possibilità di richiedere l’accesso allo smart working “ordinario” anche successivamente.

Al fine di evitare il ripetersi di situazioni di fraintendimento, abbiamo richiesto all’azienda di dar luogo ad una condivisione preventiva di simili future comunicazioni ai lavoratori, soprattutto se rivolte a platee numericamente significative.

Il comunicato sindacale