Una strada sempre più in salita

Nella giornata di giovedì 9 luglio tutti i lavoratori del Gruppo sono stati destinatari, in assenza di informative preventive alle OO.SS., di una mail dell’Amministratore Delegato che comunicava, tra le altre cose, la revisione del Piano Industriale; in sé e per sé nulla di estremamente sconvolgente, vista l’eccezionalità della situazione che si sta affrontando e che altre aziende del settore si stanno muovendo nella medesima direzione.

Si tratta però di una modalità di comunicazione del tutto irrituale che lascia aperta una domanda dal peso specifico rilevante sullo stato delle relazioni industriali in Crèdit Agricole Italia: dobbiamo considerare quest’ultime proiettate in una inedita e precaria “Fase 2”?

Anche alla luce dei diversi comunicati delle scriventi durante la seconda fase del periodo emergenziale, che hanno denunciato forti problemi relativi ai carichi di lavoro, agli organici e alle pressioni commerciali, ed alle correlate e reiterate richieste di misure correttive delle criticità da tempo sollevate, si impone una riflessione sui rapporti tra sindacato e azienda all’interno del Gruppo.

La strada si presenta indubbiamente in salita.

Il comunicato sindacale