EMERGENZA CORONAVIRUS: FACCIAMO IL PUNTO IN CREDEM

Sin dall’avvio dell’emergenza “coronavirus” abbiamo intrapreso, insieme ai Rappresentanti del Lavoratori per la Sicurezza (RR.LL.SS.) un’opera di sensibilizzazione e di proposta nei

confronti della nostra azienda, anche al fine di sollecitare l’adozione di una serie di misure volte a frenare il contagio (schermi protettivi in plexiglass, mascherine, guanti, gel, chiusura pomeridiana degli sportelli, revisione dei livelli di pulizia, regolamentazione degli accessi in filiale, lavoro da casa ecc.).

Credem ha raggiunto un livello di indubbia eccellenza nell’utilizzo dello smart working, per tempestività ed ampiezza del bacino di utilizzatori cui è stato concesso (circa l’80% dei dipendenti del Gruppo); a fronte di ciò dobbiamo rilevare la non tempestività con la quale sono stati adottati altri strumenti da noi proposti, e più volte caldeggiati, per tutelare coloro che non possono operare “da remoto”.

Ci riferiamo ai colleghi che, accompagnati da un inseparabile senso del dovere, continuano a lavorare in prima linea per garantire un servizio pubblico essenziale, indubbiamente i più esposti a rischi di contagio per sé stessi e per le proprie famiglie, sia nel tragitto casa/lavoro che nel contatto con la clientela, e quindi in condizioni di oggettivo stress, che può trascendere in forme disagio psicologico, ansia, paura.

 

Ieri, 25 marzo, abbiamo incontrato in videoconferenza il team sindacale per un’analisi congiunta dell’evoluzione dell’emergenza COVID – 19 e dei provvedimenti adottati o che eventualmente si intenderanno adottare.

Qui di seguito ne riportiamo sinteticamente le risultanze. (CLICCA QUI PER SCARICARE IL VOLANTINO COMPLETO)

SCHERMI PROTETTIVI –

MASCHERINE –

PAGAMENTO PENSIONI –

SOSTITUZIONI/TRASFERTE –

TURNAZIONE SMART WORKING –

MORATORIA MUTUI –

PRESSIONI COMMERCIALI –

 

Nel ribadire che l’obiettivo congiunto è quello di tutelare al meglio la salute e la sicurezza di lavoratrici, lavoratori e clientela, abbiamo convenuto con l’azienda di mantenere aperto un canale di riflessione e di confronto, fissando già un incontro in videoconferenza per il prossimo 1° aprile.