Progetto europeo #FinAI sulla transizione digitale, il 14 gennaio ad Atene la seconda tappa del progetto coordinato da First Cisl 

La transizione digitale sta rivoluzionando il settore bancario e assicurativo, spingendo soprattutto verso la digitalizzazione dei servizi e l’automazione, piuttosto che verso l’implementazione dell’intelligenza artificiale (IA), con l’obiettivo fattuale di ridurre i costi del lavoro e i livelli occupazionali, più che di soddisfare clienti più evoluti.

La desertificazione bancaria non è una conseguenza necessaria della digitalizzazione dei servizi bancari, ma è la conseguenza di scelte opportunistiche delle imprese che occorre contrastare finalizzando l’implementazione dell’IA allo sviluppo integrale delle persone. Per dare un dato significativo, in Italia, dal 2022, si è registrata una riduzione del personale del 14,8% e delle filiali del 30,1%.

Per affrontare queste sfide è nato il progetto“#FinAI. Approccio antropocentrico all’intelligenza artificiale per supportare le persone e le aziende. Sviluppare il dialogo sociale sulle competenze digitali dei lavoratori nel settore finanziario europeo, finanziato dalla Commissione europea, che mira a valutare l’impatto delle tecnologie emergenti sul settore finanziario e a favorire il dialogo sociale e la tutela dei lavoratori.

Coordinato da First Cisl, insieme con la Fondazione Fiba, il progetto coinvolge partner internazionali, un istituto di ricerca e una università europea, e prevede vari azioni di ricerca, formazione e divulgazione. I lavori sono partiti il 28 maggio scorso con il Kick-Off Meeting a Siena, e proseguono con la prima riunione del Comitato di direzione, che si terrà ad Atene martedì 14 gennaio.

Il progetto nasce dalla necessità di affrontare le sfide della digitalizzazione e dell’IA nel contesto lavorativo, promuovendo un equilibrio tra efficienza operativa delle aziende e protezione professionale dei lavoratori. Gli obiettivi principali includono:

  • Analisi degli scenari futuri: valutare l’impatto della diffusione di sistemi algoritmici e di IA.
  • Conformità normativa: esaminare la legislazione europea sul settore finanziario.
  • Gestione dei rischi: identificare i pericoli legati alle nuove tecnologie e promuovere metodi di mitigazione.
  • Governance tecnologica: selezionare best practice nei Paesi partecipanti
  • Formazione: identificare le nuove competenze che emergono nel settore finanziario a seguito dello sviluppo delle nuove tecnologie.
  • Raccomandazioni politiche: la formulazione di una serie di raccomandazioni politiche specifiche per il dialogo sociale transnazionale dell’Unione Europea (Ue) nel settore finanziario da consegnare ai due comitati di dialogo sociale settoriali (assicurazioni e banche).
  • Disseminazione: la condivisione di tutte le conoscenze acquisite attraverso i materiali di disseminazione del progetto raccolti nel sito web dedicato e la pubblicazione di un libro.

Sono 11 i Paesi coinvolti, 8 Stati membri dell’Ue, oltre a Norvegia e Islanda (spazio economico Ue) e Turchia (Paese candidato), con il supporto di sindacati europei, della federazione sindacale europea UNI Global Union Europa e della Cisl. Questa ampia collaborazione riflette l’impegno comune a garantire uno sviluppo tecnologico etico e inclusivo.

Durante il meeting del 14 gennaio, i partner del progetto discuteranno i primi risultati delle ricerche scientifiche effettuate da Fondazione Adapt e dall’Università di Ku Leuven e condivideranno obiettivi e contenuti del prossimo corso di formazione che si terrà nel mese di marzo.


Qui l’agenda del meeting di Atene del 14 gennaio 2025

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