Consiglio regionale Sicilia, Colombani, per rilancio Paese serve fase costituente

First Cisl Sicilia ha riunito i suoi dirigenti in un consiglio regionale rigorosamente in video conferenza. Ai lavori coordinati dalla segretaria regionale di First Cisl Sicilia Anna Cutrera, hanno partecipato il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani e il segretario generale di Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio. All’illustrazione della relazione e alla votazione dei documenti tecnici è seguito un articolato dibattito.

Nel corso dei lavori il leader della Cisl siciliana Sebastiano Cappuccio ha richiamato la particolarità del momento e gli effetti dell’emergenza da Coronavirus “che in Sicilia non ha avuto grandi conseguenze sanitarie, ma che ha aggravato le già precarie condizioni socioeconomiche”. Cappuccio ha anche sottolineato la necessità di affrontare la ripartenza “non solo difendendo il lavoro che c’è, ma anche facendosi parte attiva per quello che manca” e riferendosi al pensiero di Annamaria Furlan ha evidenziato la necessità “di politiche che uniscano e che ci vedano tutti protesi verso l’obiettivo della ripresa”.

Cappuccio ha anche richiamato come in questa fase ci sia disagio in molte aree del Paese, dove “il sud e la Sicilia lo soffrono ancor di più”. In tal senso, il segretario della Cisl ha concluso sottolineando come le banche e le istituzioni economiche e finanziarie debbano fare in modo determinante la loro parte, oltre al fatto che forse sia arrivato il momento di spingere veramente sulla fiscalità di vantaggio, così come avviene in altri paesi d’Europa.

A chiudere il consiglio regionale di First Cisl Sicilia è stato il segretario generale Riccardo Colombani che, dopo aver ripercorso le attività della federazione durante i mesi più acuti della crisi da Coronavirus – tra le quali i vari protocolli sottoscritti in Abi – ha rilanciato il tema della ricostruzione nazionale e quindi della necessità che ciascuno faccia la propria parte per favorire la ripresa, per la quale “serve una fase costituente alla quale vogliamo contribuire come organo che media e rappresenta”.

Colombani, ricordando che uno degli effetti del Covid è il fatto che dopo 60 anni “si registrano politiche creditizie anticicliche”. Un tema su cui già si sono espressi autorevoli opinion leader quali l’ex presidente della Bce Mario Draghi e il presidente della Consob, Paolo Savona, che ha proposto di mettere in relazione il risparmio degli italiani, il maggiore in Europa, con il sistema produttivo.

Colombani quindi – richiamando la auspicata possibilità che anche lo Stato possa accompagnare la ricapitalizzazione delle imprese private e che gli istituti di credito possano diventare vere strutture di sostegno della ripresa italiana – ha concluso dicendo che “per le banche può essere utile un mansionario da osservare nel rispetto di un obiettivo: sostenere e rilanciare l’economia nazionale con la consapevolezza che proprio le banche sono soggetti di pubblica utilità”.