Dati First Cisl desertificazione bancaria in Sicilia: crescono i comuni senza filiali e i disagi per i cittadini

La revisione della rete commerciale delle banche continua a colpire la Sicilia. Cresce il numero dei comuni rimasti senza uno sportello bancario e servizi finanziari. Impietoso, come scrivono varie testate, il report dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First Cisl elaborato dalla Fondazione Fiba su dati Banca d’Italia, Istat, Eurostat.

“Aumentano in Sicilia i comuni senza sportello bancario. Allarmante studio della Cisl: in corso una desertificazione del credito che colpisce le fasce più deboli”. Titola la versione web del Giornale di Sicilia. Il quotidiano La Sicilia evidenzia che “Un siciliano su cinque vive in un comune senza banca o con un solo sportello”. Per Live Sicilia “Uno studio Cisl rivela: sempre più comuni senza sportelli bancari”. Il giornalista Antonio Giordano, nel suo articolo pubblicato su Milano Finanza, parla di “Un deserto che avanza” rimarcando che sono “Ancora in calo il numero di sportelli bancari nell’Isola”.  Il quotidiano L’Ora: “La desertificazione ban­ca­ria avan­za an­che in Si­ci­lia: cre­sco­no i co­mu­ni ri­ma­sti sen­za spor­tel­lo”. Stessa impostazione per Italy24Press, Qds, Risorgimento Sicilia, ilSicilia, Mondopalermo, CataniaToday: “Aumentano in Sicilia i comuni senza sportello bancario”. La Gazzetta del Sud mette in evidenza che in “Sicilia il 19% dei Comuni senza sportelli bancari” mentre SiciliaTv avverte: “In Sicilia 352mila persone vivono in territori non presidiati da alcuna banca”. Il Gazzettinonline evidenzia: “ Comuni siciliani senza sportelli bancari: ben 89 ne sono sprovvisti”. Per SiciliaunonewsLa Voce dell’Isola “In Sicilia un terzo dei comuni non ha sportelli bancari”. Gli articoli pubblicati dai due siti rilanciano i dati dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First Cisl che hanno ispirato un’interrogazione parlamentare, con risposta urgente scritta, presentata dal deputato all’Ars (Assemblea regionale siciliana) Giuseppe Zitelli al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, all’assessore regionale alle autonomie locali e alla funzione pubblica Andrea Messina e all’assessore regionale all’Economia Marco Falcone.

Sul costante disimpegno dal territorio degli istituti di credito titolano BlogSicilia e PalermoToday: “La desertificazione bancaria avanza. Anche in Sicilia crescono i comuni rimasti senza sportello”. Ennapress e Risoluto: “Desertificazione bancaria in Sicilia, sempre più comuni senza sportello”. Simile la titolazione di Rmk TvTeleMonteKronio e Dedalomultimedia che rispettivamente scrivono: “Report di First Cisl: In Sicilia aumentano i comuni senza neanche uno sportello bancario”. Per il Gazzettino di Gela la chiusura degli sportelli bancari e l’assenza di servizi finanziari provocano “disagi per gli utenti”.

Il servizio del telegiornale di Rmk Notizie:

Chiudono la rassegna stampa Sicilia Report: “First Cisl: La desertificazione bancaria avanza anche in Sicilia”, il Corriere di Sciacca “In Sicilia tanti Comuni senza sportello bancario”, il Corriere di Ragusa “La cosiddetta ‘Desertificazione bancaria’ sta avanzando sempre di più anche in Sicilia. Cresce il numero di comuni rimasti senza neanche uno sportello bancario e bancomat”, Ennalive “First Cisl: la desertificazione bancaria avanza anche in Sicilia” e Sicilia Oggi Notizie “La desertificazione bancaria avanza anche in Sicilia crescono i comuni senza sportelli”. Non ultimo, Tp24 titola “A Misiliscemi non c’è una banca. E nel resto della Sicilia…”.

Le citate testate rimarcano come nell’ultimo semestre del 2023 gli istituti di credito abbiano deciso la chiusura di altre 593 filiali lasciando sprovvisti di servizi bancari 3.200 dei 7.901 i comuni italiani.

“La Sicilia – si legge – è una delle sei regioni, assieme a Marche, Lombardia, Lazio, Umbria e Veneto, nelle quali, la desertificazione è velocemente avanzata. Analizzando le risultanze regionali 352mila persone vivono in territori non presidiati da alcuna banca cui vanno ad aggiungersi altri 466mila utenti che hanno a disposizione un solo sportello bancario. Le imprese a rischio, senza alcuna agenzia, sono 18mila mentre altre 25mila sono servite da appena una sola dipendenza. Dal 2015 a oggi, la progressiva politica del ridimensionamento della rete commerciale bancaria, ha fatto salire al 19 per cento i comuni siciliani che non hanno assistenza. Andando al rapporto sportello per 100mila abitanti, la Sicilia registra uno dei più bassi indici: 23 contro il dato medio nazionale ch si attesta al 38,9. Anche sul fronte dell’internet banking non va meglio. Lo usa il 33 per cento dell’utenza relegando l’isola al quart’ultimo posto”.

Sui vari organi d’informazione il segretario generale di First Cisl Sicilia, Fabrizio Greco, ha dichiarato: «Nella nostra regione il quadro è alquanto fosco. La lunga stagione delle fusioni e incorporazioni, la rincorsa al gigantismo bancario, che ha portato le prime cinque banche del paese ad avere il 50 per cento del mercato nazionale, nonché l’ossessiva ricerca degli utili, ha determinato la situazione attuale. Da un punto di vista occupazionale la Sicilia ha perso posti di lavoro, storici marchi regionali e con essi i centri decisionali, vedendo crescere la mobilità che incide sull’economia delle colleghe e dei colleghi. Dal 2015, le piccole e medie aziende, la clientela privata, con particolare riguardo a quella anziana, hanno visto così ridursi la soglia di assistenza bancaria con tutte le negative conseguenze che questo ha comportato e comporta. La particolarità del momento – ha proseguito Fabrizio Greco – richiede tutto il nostro massimo impegno perché sono tante le situazioni che stiamo fronteggiando nell’interesse dei dipendenti che rappresentiamo e della collettività, alla quale vanno assicurati assistenza, consulenza e servizi di prossimità».

Il segretario generale di Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, ha concluso: «La desertificazione bancaria generale non pone soltanto problemi logistici ma anche di sviluppo economico. La Sicilia deve sfruttare al meglio le risorse comunitarie ma ha anche la necessità che i progetti siano finanziati da capitale privato. La banca assume quindi un importante ruolo di puntello e servizio, sostenendo, con la concessione del credito, iniziative che possono far da traino alla ripresa economica regionale e all’incremento dell’occupazione. Così si può invertire il negativo e penalizzante trend delle generalizzate chiusure di sportelli».

 

Qui i dati di sintesi e i grafici descrittivi del fenomeno di desertificazione bancaria in Sicilia

Qui tutti i dati e i grafici descrittivi della desertificazione bancaria in Italia, a cura di Fondazione Fiba