Pressioni commerciali: diamoci un taglio

A seguito di continue segnalazioni da parte dei colleghi, le OO.SS. hanno ritenuto necessario una convocazione urgente della Commissione Politiche Commerciali e Organizzazione del Lavoro.

Durante l’incontro, avvenuto il 5 febbraio, è stata chiesta perentoriamente l’immediata cessazione delle comunicazioni e dei comportamenti organizzativi che violano l’accordo Nazionale ed il successivo accordo di Gruppo C.A. sulle politiche Commerciali e Organizzazione del Lavoro.

Persiste infatti la prassi impositiva di esigere la produzione di reportistiche giornaliere, sia in forma scritta che verbale, continuano anche le divulgazioni di graduatorie ed elenchi comparativi tra Filiali o singoli nominativi, accompagnate spesso da commenti inquisitori, sconfinanti talvolta perfino in minacce, in riferimento agli eventuali scostamenti dagli obiettivi.

Appare evidente la finalità di tali deprecabili pratiche organizzative: condizionare i comportamenti facendo leva sul senso di adeguatezza e su messaggi che instillano continuamente tensione ed un pervasivo stato di allarme.

L’opposto di una condotta gestionale che dovrebbe derivare da una cultura orientata, secondo quanto espresso nelle dichiarazioni ufficiali, alla promozione del benessere individuale ed organizzativo.

Le molte segnalazioni dei comportamenti difformi che continuano a giungere alle OO.SS. testimoniano che la problematica non possa che essere riconducibile ad una precisa politica manageriale dell’Azienda piuttosto che a deviazioni individuali.

E’ improrogabile un cambio di direzione. Per le scriventi OO.SS. è necessario passare dalle parole ai fatti, pur nella consapevolezza della complessità del percorso. Non si può ridurre l’attività lavorativa a previsioni, consuntivi, dati e soprattutto venduto; occorre ridare centralità alle persone promuovendo politiche gestionali sostenibili.

I dettagli nel comunicato sindacale unitario