Cisl e Anolf per la Giornata Internazionale contro le mutilazioni genitali femminili

Rito di passaggio o credenza religiosa? In realtà la pratica relativa alle mutilazioni genitali femminili è solo una grave violazione dei diritti delle donne.

Nessun interesse medico o scientifico. La rimozione totale o parziale degli organi genitali femminili esterni, diffusa principalmente in Africa e nel Medio Oriente, comporta complicazioni a breve e a lungo termine, causando spesso anche la morte.

Si lesiona il fisico per sfregiare l’anima: l’intimità di una donna viene violata due volte al fine di una mera volontà divenuta oggi più che mai un simbolo identitario di controllo, possesso e sottomissione.

Comportamenti primitivi e ripugnanti da contrastare nella lotta alla disuguaglianza di genere anche nel nostro Paese: l’Italia è infatti tra i primi paesi in Europa con il più alto numero di donne infibulate. Per questo Cisl e Anolf promuovono, in occasione della Giornata Internazionale contro le mutilazioni genitali femminili del prossimo 6 febbraio, la campagna di sensibilizzazione MGF – Mutilazioni Genitali Femminili per denunciare questa estrema violazione dei diritti e dell’integrità delle donne e delle ragazze.

“È importante proseguire anche sulla strada della consapevolezza per far comprendere a donne e uomini”, scrive Liliana Ocmin, responsabile nazionale del coordinamento donne della Cisl, “attraverso una intensa attività informativa e di sensibilizzazione, che le conseguenze delle MGF sulla salute fisica e psicologica delle proprie figlie sono devastanti”.

Al fianco di Cisl, Anolf lavora costantemente per denunciare questi riti primitivi e per sensibilizzare la società promuovendo, grazie anche alle numerose segnalazioni pervenute agli sportelli informativi presenti in tutto il territorio nazionale, iniziative e azioni congiunte.

Nel 2006 il nostro Stato ha finalmente promulgato la legge 7 del 9 gennaio 2006, tanto voluta da Cisl e Anolf, attraverso la quale si stabilisce una duplice azione repressiva della violenza contro i diritti umani di ogni donna e informativa/preventiva nei riguardi di tutte le donne e delle famiglie immigrate.

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