Per anni è stato lo spauracchio di governi e sindacati (per ridurre il valore dei salari è formidabile), ma la liquidità abbondante non è servita a ritornare ad un livello “normale” del 2% e già sta arrivando una nuova crisi.
Nella “nuova” normalità post 2008 dobbiamo ancora imparare a convivere con uno scenario di inflazione e di tassi bassi o negativi che influiscono pesantemente sulla redditività delle banche.
Quali possibilità ci riserva il futuro? interessante l’analisi di Davide Maria De Luca per IlPost.it.