L’Otta(t)trici: We want sex

Nei consueti bilanci di fine anno, propedeutici ai buoni propositi dell’anno nuovo, nota negativa per l’Italia nel 2018 (tra le altre, in tema di politiche di genere e non solo…) per il differenziale salariale tra uomini e donne.

È quanto si evince dal Gender Gap Report 2018 stilato dall’Osservatorio JobPricing, che evidenzia nel solo settore privato un gap di genere pari al 10,4% a favore degli uomini (con un guadagno in media di circa 2.900 euro in più delle donne). Percentuale che aumenta se si analizzano inquadramenti e ruoli “salendo” la scala gerarchica, fino a superare anche il 70% per i profili executive!

Elementi che collocano l’Italia, su 144 Paesi nel mondo, al 126° posto se di considera la sola parità retributiva e, unitamente ad altri indicatori, all’82° posto per quanto concerne la capacità di colmare le differenze di genere.

Evidente che i buoni propositi non bastano: il gender gap è certo una questione di rigidità e discriminazione organizzativa, ma anche e soprattutto sociologica e culturale, da abbattere con l’assunzione di responsabilità da parte di tutti, e con azioni concrete.

Per il Sindacato la contrattazione e la partecipazione, economica e all’organizzazione del lavoro, che contempli le reciproche esigenze, in ottica di equità ed uguaglianza, restano lo strumento cardine, con e per i quali mobilitarsi… da sempre.

E in questa direzione la proposta del mese della rassegna L’Ottat(t)rici: We want sex.

Buon visione.