Bancari: Caro “stagionale”, e non solo, mi manchi

Nella stagione estiva si sa, in particolare in alcuni territori, in ambito lavorativo bisogna “fare i conti” con l’esigenza di gestire al meglio le attività conciliando le esigenze organizzative con quelle di vita e di recupero “psico-fisico” dei colleghi (costituzionalmente previsto, oltre che contrattualmente).

Soluzione ottimale, anche sul piano dell’occupazione, era fino a qualche tempo fa l’assunzione di personale “stagionale”, che invece per “conti” di altro genere le aziende hanno ormai accantonato con ricadute negative su vari fronti, come ci dice il FIRSTiparladi, della First Romagna (vedi link).

Ma il fenomeno del calo della copertura della presenza bancaria sul territorio sta assumendo purtroppo carattere strutturale ed esteso, preoccupante in termini di ricadute occupazioni ma anche di servizio ai cittadini e sviluppo delle realtà locali “minori”, come bene evidenziato dall’analisi della FIRST CISL (vedi link).