Dopo (o oltre) la storica questione delle disuguaglianze tra Nord e Sud del Paese,  pare l’Italia conquisti il primato europeo per maggiore differenza nel reddito e nelle performance dello stesso tra diversi gruppi di popolazione anche rispetto ad italiani e nativi di un altro Paese.

L’Italia infatti è l’unico Paese in Europa ad avere registrato andamenti opposti tra il 2009 e il 2016 fra italiani e stranieri, ovvero una crescita per i primi e un calo per i secondi, sia che siano comunque provenienti dalla UE, sia che siano extracomunitari  (leggi).

Un dato, fermo restando i dovuti approfondimenti e le specificità del caso, che deve indurre ad una riflessione comune: le disuguaglianze sono sempre dannose, per tutti, e richiedono politiche ed azioni mirate per essere sanate.

Il sindacato lo sa bene, essendo l’equità sociale uno dei capisaldi del suo operare.