Gig Economy: assicurare la contrattazione

Udite udite!!! Deliveroo migliora l’assicurazione per 35.000 rides!

La notizia ovviamente è positiva e non può che farci piacere, anche e soprattutto a ridosso delle celebrazioni della Festa dei Lavoratori, tutti, e del lavoro: quello che c’è, e anche e soprattutto quello “che non c’è” o c’è nelle forme meno tradizionali.

Innovative, potrebbe dire qualcuno, ma di innovativo in talune forme di lavoro che avanza, quale quella cui sono addetti i rides del food delivery (ma non solo), c’è poco, rasentando e ricordando difatti “antiche” modalità di sfruttamento, cottimo e controllo.

E l’atavica “nuova” sfida che il sindacato deve affrontare è dare sicurezza di tutele e dignità lavorativa anche a questi lavoratori.

In questa direzione l’impegno CISL, come evidenziato anche in occasione del 1 maggio dalla Segretaria Generale, Furlan a proposito della gig economy: “Non ci piace questo modello di sviluppo, dove c’è tanto sfruttamento, dumping nei contratti, rischi per la salute, negazione dei diritti umani essenziali e della dignità stessa della persona. La globalizzazione non regolata ha generato una competizione delle imprese che, per ottenere maggiori profitti, tagliano anche sulla salute e la sicurezza, sulla pelle di tanti lavoratori soprattutto su quelli che svolgono lavori meno qualificati. Assistiamo a nuove forme di sfruttamento e di schiavitù che credevamo di aver sconfitto e superato per sempre. La globalizzazione invece può’ essere, se ben governata, una grande, una nuova opportunità di sviluppo per il Paese e per i Paesi di tutto il mondo. Non dobbiamo né subire né negare la globalizzazione, non dobbiamo lasciarla all’egemonia dei poteri finanziari ed economici internazionali, i grandi interessi senza regole che sfruttano il lavoro”.

Contrattazione quindi, oltre che legislazione, le parole chiave, ricordate anche dal Segretario Generale aggiunto CISL, Sbarra (vedi link).

Per approfondimenti leggi l’articolo pubblicato su Assinews.it.