29 settembre: da Babele al CCNL

Assemblea internazionale dei lavoratori addetti alla consegna a domicilio delle maggiori società del settore in Europa: è quanto in programma per il prossimo 29 settembre in occasione del G7 a Torino.

All’odg: contratti nazionali di lavoro e livelli minimi di pagamento in un settore con ricavi in continua crescita (+ 20% entro il 2021) ma caratterizzato da molteplici e diverse condizioni di lavoro, privo di una comune regolamentazione (leggi articolo di Lidia Barata su l’Inkiesta del 22/09/2017)

Un tema, quello della “ Babele di contratti e paghe”, che contraddistingue in maniera massiccia il settore del food delivery, ma che difatti è una problematica diffusa, che da tempo evidenziamo come sindacato.

In Italia i CCNL sono raddoppiati in meno di un decennio, arrivando ad oltre 700: un numero elevato innescato dal proliferare di coalizioni di associazioni imprenditoriali /sindacali, alternative rispetto ai tradizionali protagonisti delle relazioni industriali e che si propongono come un riferimento diverso per la contrattazione, ma la cui rappresentatività è tutta da verificare, mentre le ricadute negative per le condizioni dei lavoratori sono sotto gli occhi di tutti.

Ed il nostro settore non è esente da questo preoccupante fenomeno: basti pensare a quanto accaduto con l’accordo firmato da SNA ( Associazione datoriale) con sindacati di comodo per i dipendenti delle agenzie di assicurazioni

La FIRST-CISL ha ben presente il tema, e ha fatto proprio l’impegno di contribuire all’analisi e alle proposte per un progetto di coinvolgimento e confronto con mondi affini, complementari e/o concorrenti, per addivenire a soluzioni che evitino il dumping contrattuale per lavoratori che spesso svolgono stesse attività e mansioni, pur con specifiche professionalità.