Carige, First Cisl, contenuto il numero degli esuberi

Fondo esuberi e Quota 100 per le uscite. La platea scende a 680. Nessuna regione sarà abbandonata. Confermata la contrattazione integrativa; è quanto riporta il sito nazionale First Cisl in relazione all’Accordo firmato in tema di esuberi in Banca Carige.

“È un’intesa che tutela i lavoratori e garantisce un futuro alla banca, raggiunta dopo un duro negoziato. Il sindacato ha mostrato grande senso di responsabilità rendendo in questo modo possibile la realizzazione dell’aumento di capitale”; questo il commento di Vilma Marrone, della segreteria nazionale First Cisl, all’accordo firmato oggi sugli esuberi.

“Siamo riusciti a contenere il numero delle uscite in un massimo di 680 rispetto alle 800 previste inizialmente”, spiega Marrone. “I lavoratori che decideranno di lasciare la banca lo faranno su base volontaria attraverso il fondo esuberi e il ricorso a Quota 100. Le nuove assunzioni saranno in un rapporto di 1 a 1 rispetto alle uscite previste con Quota 100”. Di grande importanza, sottolinea Marrone, il fatto che “l’azienda si sia impegnata a non operare alcuna riduzione del costo del lavoro e dei livelli occupazionali nell’arco del piano industriale. Inoltre non ci saranno cessioni di rami d’azienda, ma solo appalti nel rispetto del contratto nazionale”.

Per quanto riguarda la riorganizzazione della rete, afferma il responsabile First Cisl di gruppo Alessandro Mutini, “viene confermata la chiusura di 45 filiali, ma nessuna delle regioni in cui Carige oggi è presente sarà abbandonata nell’arco del piano. Si tratta di un corretto bilanciamento del senso di responsabilità mostrato dal sindacato. L’accordo, inoltre, salvaguarda anche la contrattazione integrativa fino al 2023″.