Il futuro della BPER non può prescindere dal Mezzogiorno!

Il 17 giugno si sono riuniti presso la sede Cisl di Vibo Valentia gli Rsa ed i dirigenti sindacali First Cisl di Bper Banca della Direzione Territoriale Mezzogiorno al fine di effettuare la consueta verifica periodica della situazione organizzativa aziendale e territoriale.

In questo momento domina principalmente l’attesa per l’apertura della procedura (madre) inerente il Piano Industriale 2019-2021, che dovrebbe esserci comunicata in occasione degli incontri di Gruppo della prossima settimana.

Il segretario della Sas di Complesso, Tommaso Perri, ed il segretario della Sas di Gruppo, Emilio Verrengia, hanno anzitutto fornito a tutti una informativa sulle diverse procedure in corso ed gli altri argomenti portati avanti ai vari livelli negoziali.

Fra i vari argomenti che in questo momento sono sui tavoli Aziendali e di Gruppo sono stati evidenziati:

  • una migliore regolamentazione della formazione (in particolare quella svolta a terminale in orario di lavoro);
  • l’inquadramento delle nuove figure che scaturiscono dal progetto Bancassurance;
  • la registrazione delle attività svolte nei nostri Contact Center;
  • l’accordo sul futuro premio aziendale (VAP);
  • l’ultima riunione della Commissione Bilaterale sulle Politiche Commerciali (il relativo comunicato unitario è stato spedito in questi giorni).

Fra tutti gli argomenti toccati, quello però più preoccupante ha riguardato la situazione degli organici delle filiali della DT Mezzogiorno, sulla quale continuiamo a ricevere risposte sempre carenti e sempre rimandanti al Piano Industriale.

Più volte abbiamo detto che non ci facciamo illusioni, e non solo siamo consapevoli che il Piano non sarà la soluzione di nessuno dei problemi che quotidianamente impattano sulla vita dei colleghi, ma ne creerà di più grandi e gravi.

Ne abbiamo avuto già un primo assaggio con le recenti chiusure di filiali

Purtroppo dobbiamo osservare che soprattutto in Calabria, la situazione degli organici è più drammatica, e la nostra regione ci appare come fra le più penalizzate all’interno del Gruppo Bper.

In Calabria, infatti, le assunzioni e le stabilizzazioni di colleghi con contratti di somministrazione (interinali), negli ultimi anni, si contano sulle dita di una mano.

E le previsioni che derivano da quanto annunciato nel prossimo Piano Industriale ci fanno pensare che la nostra regione continuerà ad essere lontanissima dall’incremento di personale che invece potrebbe avere come protagoniste altre regioni.

Tutto ciò nonostante gli ottimi risultati raggiunti dalla nostra DT.

La dichiarata volontà di concentrare le lavorazioni su Modena e Sassari, unita alle voci insistenti di un’imminente riorganizzazione del semicentro che potrebbe portare ad un accorpamento di aree e direzioni territoriali, determinerebbe una pericolosa spoliazione dei nostri territori, che non possiamo assolutamente accettare.

I colleghi con contratto di somministrazione in Calabria sono davvero molti, con una singolare concentrazione in alcune provincie, in particolare Cosenza dove in media ve ne è uno a filiale.

Il turnover è sempre più elevato, costringendo le filiali a stress continui per l’addestramento (spesso meno di una settimana di mero affiancamento alla cassa…) e per l’inserimento delle nuove risorse.

Le stabilizzazioni sono state troppo sparute negli ultimi anni, e ciò ha indotto nei colleghi un atteggiamento di sostanziale sfiducia e disillusione.

Sempre più di loro decidono di scappare dalla “nave Bper” per imbarcarsi in altre Aziende, probabilmente ritenute più lungimiranti in quanto anche oggi, nonostante la “crisi del settore”, stanno investendo nel ricambio generazionale, e lo stanno facendo anche nella nostra regione.

La maggior parte dei colleghi interinali sono in scadenza tra giugno e dicembre di quest’anno!

E non dimentichiamo che tanti sono i congiunti di colleghi deceduti in attesa di sistemazione definitiva.

Chiediamo pertanto ai vertici aziendali della nostra Direzione Territoriale Mezzogiorno di farsi carico di questo importante problema, che non è solo sociale – molti di loro già passati da tanti, troppi, rinnovi, resteranno purtroppo disoccupati – ma crediamo principalmente strategico e nell’interesse della stessa Azienda, facendo di tutto affinché vengano stabilizzati.

Questo anche nell’ottica delle prevedibili uscite volontarie che si avranno col Piano Industriale.

Crediamo che oggi – soprattutto oggi – alla vigilia della messa a terra del Piano Industriale, Bper Banca debba guardare al Sud ed alla Calabria come ad una irrinunciabile opzione strategica da perseguire attraverso un effettivo e stabile ricambio generazionale e mediante uno strenuo mantenimento delle lavorazioni strategiche sui nostri territori.

Proprio “#FuturoalLavoro – ripartiamo dal Sud per unire il Paese” sarà lo slogan della manifestazione sindacale unitaria confederale nazionale che si terrà il prossimo 22 giugno a Reggio Calabria ed al quale siamo tutti invitati perché, come ha detto in questi giorni la segretaria nazionale della Cisl, Annamaria Furlan: se non si apre un dialogo serio e costruttivo con le parti sociali, su scelte eque e sostenibili, a pagare, ancora una volta, saranno i più deboli. Cioè la Calabria e tutto il Mezzogiorno anche della nostra Banca!

La riunione si è conclusa con il rallegrarsi di tutti per il recente inserimento del collega Marco Piccolo di Cosenza nel coordinamento nazionale di Bper Banca.
Questo rappresenta non solo un motivo di orgoglio per tutto il gruppo dirigente e per tutti gli iscritti della First Cisl DT Mezzogiorno, ma anche un ulteriore tassello che rafforza i nostri territori all’interno di tutto il Gruppo Bper.

Vibo Valentia, 17 giugno 2019

Coordinamento FIRST Cisl
DT Mezzogiorno
BPER Banca
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