Il Sole 24 Ore ha dedicato un approfondimento, a firma di Antonella Trocino, docente incaricata di Economia dei mercati degli intermediari finanziati presso l’Università Luiss, al tema del rapporto tra il credito bancario e lo sviluppo dei territori. L’articolo riprende e valorizza i contenuti e le proposte avanzate durante il convegno “Credito e territorio: le sfide, le opportunità e la sostenibilità dei nuovi modelli distributivi”, organizzato da First Cisl Roma e Rieti, che si è svolto a fine ottobre a Roma.
Al centro del confronto, che ha visto la partecipazione anche del Segretario generale nazionale First Cisl Riccardo Colombani, l’allarme per la progressiva restrizione dell’accesso al credito da parte delle imprese, in particolare delle Pmi che rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana. Antonella Trocino, a tal proposito, ha ripreso alcuni dei dati allarmanti illustrati durante il convegno: «Nella Capitale, tra fine 2011 e metà 2024, gli sportelli bancari si sono ridotti di oltre il 40% e gli impieghi verso le attività industriali si sono contratti del 58,9%, a fronte di un decremento del 27,3% a livello nazionale e solo del 22,5% nella provincia di Milano». «A questo trend – prosegue l’articolo – si è aggiunto il fenomeno della “finanziarizzazione”, con l’aumento del 96,9% del credito a società finanziarie della provincia di Roma (contro un corrispondente – 10% e – 11,8% in Italia e a Milano), spia che la domanda insoddisfatta di finanziamenti bancari è stata in parte colmata da intermediari con pricing più onerosi e minore regolamentazione». «La “periferizzazione” di Roma rispetto al quadro creditizio ed economico nazionale – è stato illustrato durante il Convegno – è avvenuta anche attraverso l’abbandono della Capitale di buona parte dei preesistenti centri decisionali delle banche nazionali, ma anche con la revisione del sistema delle deleghe creditizie che ha accentrato su Milano le decisioni di maggior rilevanza».
Nel quadro del tutto peculiare dell’economia romana, durante l’incontro è emersa con forza la necessità di affrontare questa tendenza con strumenti concreti per «invertire questa tendenza al razionamento del credito bancario per le Pmi, coniugando ciò con una crescente sostenibilità ecologica e sociale dell’economia».
La proposta di First Cisl è stata quella di istituire un “Osservatorio sul Credito” di Roma Capitale, un «progetto pilota multistakeholder da replicare in altre province, per raccordare progetti locali di rigenerazione urbana, di transizione energetica, di mobilità pubblica green, di risparmio idrico, di consolidamento idrogeologico, di riconversione industriale, di passaggio generazionale nell’artigianato, di inclusione sociale e lavorativa, di superamento dei divari di genere, valorizzando i fattori Esg nell’allocazione del credito».
La prof.ssa Trocino nell’articolo mette in luce anche l’importanza di affrontare con equilibrio le sfide poste dall’imminente entrata in vigore nel 2025 di Basilea 3 Plus, evitando effetti depressivi sul credito destinato alle Pmi e all’economia reale.
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