Il Comune di Roma accoglie la proposta di First Cisl sulla creazione di un “Osservatorio su Credito”. Come scrive il giornalista Massimo Gobbi su Il Tempo sarà “la presidente della commissione Bilancio Roma Capitale, Giulia Tempesta” a portare sul tavolo del sindaco Roberto Gualtieri l’iniziativa “nell’intento di dare immediate risposte a partire dal prossimo bilancio capitolino”.
È questa la più evidente risultanza del convegno “Credito e territorio: le sfide, le opportunità e la sostenibilità dei nuovi modelli distributivi”, organizzato da First Cisl Roma e Rieti, svoltosi a Roma nella Sala della Protomoteca del Campidoglio.
Sul tema la consigliera comunale capitolina ha dichiarato: “Si tratta di una grande opportunità. Ci è stato proposto di elaborare un Osservatorio sul Credito all’interno della nostra Amministrazione proprio per ragionare e riflettere insieme sulle opportunità degli investimenti pubblici e privati. Accogliamo con positività il tutto provando a dare già alcune risposte a partire dal prossimo bilancio”.
Nel corso del convegno, si legge ancora su Il Tempo, è stata presentata “un’analisi First Cisl sull’andamento degli impieghi bancari nell’area di Roma Capitale (…) Tanti i relatori intervenuti: il segretario generale Cisl Lazio Enrico Coppotelli, la presidente commissione Bilancio Roma Capitale, Giulia Tempesta, l’amministratore delegato Mediocredito centrale, Francesco Minotti, Angelo Rampini, deputy regione centro sud Crédit Agricole, Vincenzo Manfredi public policy and advocacy Assoholding e per la Caritas diocesana di Rieti Don Fabrizio Borrello. Ha chiuso i lavori Claudio Stroppa, segretario generale First Cisl Roma e Rieti.
Nel suo articolo il giornalista Massimo Gobbi ha sottolineato come al centro del dibattito ci sia “stato l’impatto socio-economico dei nuovi modelli organizzativi delle banche e le relative ricadute in termini di gestione della clientela – enti pubblici, imprese e cittadini – in ragione della diffusione degli strumenti digitali, in luogo del rapporto fisico”.
L’appuntamento romano “è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione sull’evoluzione del credito nell’area metropolitana di Roma che purtroppo, l’analisi First Cisl, evidenzia il persistere di una tendenza al decrescere del credito erogato alle imprese e alle famiglie produttive romane. Da ciò risulta più che mai necessario stimolare ragionamenti e proposte a sostegno dello sviluppo dell’area metropolitana più rilevante del Paese. In tal senso, durante i lavori è emersa l’idea di istituire un osservatorio sul credito animato da attori pubblici e privati, oltre che dai corpi intermedi e dai rappresentanti della società civile”.
Per il segretario generale First Cisl Roma e Rieti, Claudio Stroppa “è fondamentale per la tenuta economica del territorio avere una biodiversità del sistema creditizio, che veda unitamente alle nuove banche digitali la presenza di sportelli bancari tradizionali. Il tutto anche per favorire il ripristino di centri decisionali locali degli istituti finanziari, migliorando così la qualità e la quantità degli impieghi finanziari verso i cittadini, le imprese e le Istituzioni territoriali”.
Il processo della desertificazione bancaria, che non risparmia il Lazio, rimarca il quotidiano romano “non solo limita l’accesso a servizi finanziari essenziali per le persone, ma incide negativamente anche sull’economia locale, mettendo in difficoltà piccole e medie imprese che si vedono ridurre le opportunità di credito”.
Nel dettaglio, scrive Gobbi, “sono circa 253mila le persone che vivono in comuni completamente privi di sportelli bancari, una situazione che si è aggravata notevolmente dal 2015. Ulteriori 286mila persone risiedono in comuni dove esiste un solo sportello bancario, creando un ambiente finanziario fragile e poco accessibile.
Nel Lazio, oltre 13mila aziende operano in comuni senza alcun sportello bancario, mentre 16mila aziende sono situate in aree con un solo sportello. Sebbene il 55% della popolazione utilizzi il banking online, la media di 29 sportelli su Roma per 100mila abitanti risulta insufficiente per compensare la perdita di sportelli fisici, soprattutto nelle zone con scarsa infrastruttura digitale”.
“La mancanza di accesso ai servizi bancari fisici – riporta ancora Il Tempo – priva molti cittadini e imprese di un contatto diretto e di un supporto concreto per le loro esigenze finanziarie. Questo fenomeno contribuisce a una crescente disuguaglianza territoriale, penalizzando l’accesso al credito e alla consulenza finanziaria nelle aree meno servite. Secondo First Cisl, le conseguenze di questa tendenza sono molteplici: Riduzione del credito per famiglie e imprese, con un impatto diretto sulla capacità di crescita delle attività locali; Isolamento economico per i comuni, che si traduce in una minor attrattività per nuovi investimenti e in un declino dei servizi essenziali”.
“Per arginare la desertificazione bancaria, l’iniziativa di Roma Capitale e First Cisl di creare un “Osservatorio sul Credito” mira a monitorare il fenomeno e a coinvolgere banche, istituzioni e attori del settore privato per cercare soluzioni concrete. Questo osservatorio – conclude il giornalista – intende anche sensibilizzare l’opinione pubblica e i decisori politici sui rischi della desertificazione bancaria per la stabilità sociale ed economica della regione, con l’obiettivo di stimolare interventi a sostegno di una rete bancaria capillare e accessibile.
Qui il report nazionale sulla desertificazione bancaria con le tabelle esplicative
Qui i dati sulla desertificazione bancaria nel Lazio
Qui tutti i dati e i grafici descrittivi della desertificazione bancaria in Italia, a cura di Fondazione Fiba