Banco Bpm, Colombani alla stampa: piano premia solo gli azionisti, tagli ad occupazione non giustificabili

Il nuovo piano industriale di Banco Bpm 2024/2026 punta a 6 miliardi di utili dei quali 4 da distribuire agli azionisti. Sul piano dell’organico definite 1.600 uscite volontarie rimpiazzate da 800 assunzioni e chiusura di 100 filiali.  Il segretario generale Riccardo Colombani ha definito la riduzione del personale incoerente con gli obiettivi che il piano d’impresa si prefigge di centrare.

Ansa titola “First Cisl, tagli a personale Banco Bpm incoerenti con Rpt”. “Banco Bpm: First Cisl, premiati azionisti, tagli non giustificati” per Agi. I quotidiani hanno dato ampia copertura alle considerazioni del leader dei bancari della Cisl richiamando nei titoli dei loro servizi anche la posizione della Banca Monte dei Paschi di Siena: il Messaggero Veneto, Il Mattino di Padova, La Nuova Venezia e Mestre, La Tribuna di Treviso, il Corriere delle Alpi che hanno titolato “Banco Bpm, il piano ignora Mps. Ai soci 4 dei 6 miliardi di utile”. Per La Prealpina “Pioggia di dividendi sugli azionisti di Bpm”. Stessa impostazione per Libertà: “Cascata di dividendi per gli azionisti Bpm 4 miliardi in tre anni”.

Al termine dell’incontro dei sindacati con i vertici di Banco Bpm, come riportano i giornali, il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani si è espresso sul piano d’impresa di Banco Bpm «che prevede grandi benefici per gli azionisti, che intascheranno, tra dividendi e buy-back, ben 4 dei 6 miliardi di euro di utile netto cumulato. I tagli annunciati sul personale sono incoerenti con gli obiettivi del piano».

«L’uscita volontaria di 1.600 lavoratori – ha osservato Colombani – va realizzata con lo scopo di mantenere i livelli occupazionali attuali. Questa deve essere materia di trattativa a livello aziendale. D’altra parte non è ipotizzabile raggiungere una redditività del capitale tangibile del 13,5% con un calo dell’organico di ben 800 persone, visto l’obiettivo di aumentare le commissioni da servizi di investimento, la cui crescita dipende dall’impegno di lavoratrici e lavoratori. Banco Bpm non può pensare di realizzare i 215 milioni di euro di incremento dei ricavi del wealth management e life insurance con inaccettabili pressioni commerciali. D’altra parte preoccupa l’obiettivo di aumento della raccolta indiretta di almeno 20 miliardi di euro».

«Va invece incrementata l’erogazione del credito. Il target degli impieghi a clientela, fissato nel precedente piano a fine 2024 a 121 miliardi, è previsto a 111 miliardi a fine 2026, poco al di sopra dei 108 miliardi del settembre di quest’anno. Insomma, servono più prestiti alla clientela e meno pressioni alla vendita. Riguardo all’incremento del 20% di lavoratrici in posizioni di vertice – ha concluso Colombani – verificheremo se dietro la pubblicazione di numeri e percentuali c’è davvero la volontà di realizzare la parità di genere».

Qui il pdf con le dichiarazioni del segretario generale First Cisl Riccardo Colombani