Come si legge nel sito di First Cisl Internazionale, con una maggioranza di 385 voti a favore contro 118 contrari, lo scorso febbraio il Parlamento europeo ha approvato la relazione elaborata dall’eurodeputato del Ppe Dennis Radtke sulla modifica della direttiva 2009/38 sui Comitati aziendali europei (Cae).
I Cae sono organismi che rappresentano i dipendenti europei delle grandi aziende transnazionali e sono disciplinati dalla suddetta direttiva in base alla quale, gli Stati membri devono garantire il diritto dei lavoratori delle aziende con almeno 1.000 dipendenti e almeno 150 dipendenti in almeno due Stati membri a formare, appunto, un Comitato aziendale europeo.
Attraverso questi comitati, i dipendenti di un’azienda dovrebbero avere accesso alle informazioni dalla direzione dell’azienda ed essere consultati sulle principali decisioni aziendali.
Nel nostro settore i Cae svolgono e svolgeranno un ruolo sempre più centrale nel dialogo sociale europeo. Banche, società finanziarie e assicurazioni tendono infatti ad assumere dimensioni sempre più transnazionali e anche le scelte di politica industriale da esse adottate registrano la necessità di un confronto sindacale preventivo e tempestivo: i Cae rappresentano, sotto tale aspetto, la sede e il momento negoziale elettivo per una azione collettiva più incisiva.
È per queste ragioni che i sindacati europei – e First Cisl convintamente – si stanno battendo da anni per una revisione profonda della Direttiva sulla materia.
L’approvazione del rapporto delinea il percorso che nei prossimi mesi potrebbe portare alla effettiva revisione della direttiva Cae: la Commissione europea dovrebbe proporre una revisione della direttiva Cae entro il 31 gennaio 2024 e dovrebbe rispondere alla richiesta del Parlamento entro tre mesi, motivare la risposta e, soprattutto, consultare le parti sociali europee prima di lanciare la eventuale proposta legislativa.
“I tempi saranno in ogni caso frenetici – dichiara Luciano Malvolti, responsabile del Coordinamento Internazionale First Cisl – e il count down, di fatto, è già partito insieme alla lettera con cui la Commissione europea ha confermato al Parlamento la volontà di presentare una proposta legislativa. L’occasione, però è importante, perché il rapporto approvato dal Parlamento europeo accoglie nove delle dieci richieste avanzate dalla Confederazione sindacale europea ormai più di cinque anni fa”.
Maggiori approfondimenti negli articoli di First Cisl Internazionale del 17 marzo 2023 e del 24 ottobre 2022