Il Quotidiano del Sud su convegno First Cisl, banca e post pandemia tra organizzazione del lavoro e rischio d’impresa

“Fare banca nel post pandemia”. Questo il titolo che il Quotidiano del Sud ha dedicato al convegno organizzato da First Cisl Cosenza su “Organizzazione del lavoro e rischio d’impresa nel mondo bancario post Covid-19”.

I lavori, tenuti nella sala “De Cardona” della Bcc Mediocrati di Rende, sono stati aperti dal segretario della First Cisl cosentina, Mario Via e, come si legge sul quotidiano campano, hanno “visto anche la partecipazione in collegamento video del Sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova. L’esponente del Governo è partito dalla classifica della commissione Ue sulla digitalizzazione che vede l’Italia al 25° posto in Europa”. «Il Governo si è visto approvato da Bruxelles il suo Pnrr – ha detto Della Vedova – ma le istituzioni hanno il compito di preparare la strada, tocca poi agli operatori privati e le banche in particolare, sfruttare questa occasione irripetibile. Certo dobbiamo correre per permettere all’Italia di essere competitiva e risalire quella classifica. Dobbiamo farlo bene e dobbiamo farlo in fretta perché gli altri non staranno certo a guardare».

“Via – ha evidenziato il Quotidiano del Sud – aveva appena sottolineato come la digitalizzazione abbia cambiato radicalmente il modo di fare banca con la tendenza a tenere aperti sempre meno sportelli”. Il segretario generale Ust Cisl di Cosenza, Gabriele Lavia ha evidenziato le battaglie sindacali per evitare la desertificazione che rischia di avere “un grosso impatto sia sull’utenza sia sui lavoratori”. Il tema della presenza fisica delle filiali è stato ripreso “dal docente Unical, Franco Rubino e nei saluti introduttivi da Stefania Chimenti, presidente club giovani soci Bcc”. “Sul punto – scrive ancora il giornale  – molto esaustivo è stato l’intervento di Marco Lai, responsabile area giuslavoristica centro studi Cisl Firenze, il quale ha evidenziato gli aspetti più controversi dello smart working, dalla necessità di un inquadramento contrattuale nuovo al diritto alla disconnessione, alla necessità di regolamentare la separazione dei tempi lavoro/casa che diventano impalpabili”.

“Dopo le considerazioni del docente Francesco Saverio Sesti, dell’università Tor Vergara, sulle clausole giuridiche di salvaguardia dei ruoli professionali all’interno dell’organizzazione del lavoro a distanza, è toccato al vicedirettore della Bcc Mediocrati, Stefano Morelli, parlare del ruolo delle Bcc che in questo periodo di pandemia non hanno di certo arretrato, anzi rilanciato, tenendo aperte al pubblico le filiali e in alcuni casi aprendo nuovi sportelli. Il tutto nello spirito sociale che anima le Bcc le quali sono le poche banche che investono sul territorio tutta la raccolta effettuata”.

Ha chiuso i lavori il segretario generale di First Cisl, Ricardo Colombani, che “ha fatto la sintesi dei temi trattati dai relatori definendo un percorso sinergico tra innovazione del sistema del credito, welfare, tutela del lavoro e dei lavoratori con un occhio rivolto alla contrattazione ed alla semplificazione degli assetti degli Istituti bancari”.

«Con la pandemia, del resto – ha detto Colombani – il sistema bancario ha dimostrato la sua centralità. Sarà così anche per quanto riguarda il Pnrr: gli investimenti pubblici andranno accompagnati da nuovi investimenti privati, che dovranno essere sostenuti anche dal credito».