Esecutivo First Cisl Sicilia, Pnrr occasione irripetibile per assicurare ripresa, sviluppo e coesione sociale

Dalle iniziative per superare la pandemia alla straordinaria importanza del Pnrr, dal ruolo delle banche alla stagione congressuale, dal modello di rappresentanza sindacale allo smart working. L’esecutivo ragionale di First Cisl Sicilia si è confrontato su questi temi alla presenza del segretario generale di Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, e del segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani. Ha aperto i lavori la segretaria di First Cisl Sicilia, Anna Cutrera, che ha sottolineato come «pur nelle difficoltà connesse all’emergenza da Coronavirus, il compito del sindacato è stato costantemente assolto facendosi carico di tutte le problematiche delle lavoratrici e dei lavoratori incontrate nel corso degli ultimi 16 mesi».

Da parte sua, Cappuccio ha rimarcato come si venga «da un anno e mezzo davvero complicato che ha condizionato molti campi della nostra vita cambiando abitudini, incidendo sui rapporti umani, influenzando i processi produttivi. La nostra forza sindacale non è però mai venuta meno. Abbiamo dialogato con il governo regionale per attivare tutte le misure necessarie a salvaguardia della salute nei luoghi di lavoro. Dovremo comunque continuare a stare in guardia perché una ricaduta sarebbe devastante».

Per Cappuccio è comunque arrivato il momento di guardare oltre considerando «il Piano nazionale di ripresa e resilienza una straordinaria opportunità paragonabile solo al Piano Marshall per entità delle risorse assegnate all’Italia. Questo strumento potrà assicurare ripresa, sviluppo e coesione sociale ridisegnando molti ambiti e dando una forte spinta a tutto il Mezzogiorno. Come sindacato abbiamo le idee chiare sulla necessità di certe azioni. Agiremo da stimolo interloquendo con i soggetti istituzionali per fare in modo che i progetti siano davvero utili per la collettività. In questo processo di rinascita – ha concluso Cappuccio – le banche avranno un ruolo fondamentale e sono ben lieto che la nostra federazione sia fortemente impegnata con chiarezza di idee e di intenti in questo nevralgico settore della vita economica del nostro Paese».

«Stiamo vivendo una fase nuova ed inedita – ha detto ai suoi dirigenti il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani – che è foriera di cose positive per il nostro Paese e che ci consentirà di utilizzare asset potenziali mai davvero sfruttati. Ha fatto bene Sebastiano Cappuccio a rimarcare l’impegno della Cisl nel preservare la salute nei posti di lavoro. Per quel che ci riguarda, come federazione, ci siamo spesi in tante utili iniziative. Durante la pandemia il sistema bancario e quello assicurativo hanno saputo dimostrare la loro centralità garantendo un servizio indispensabile grazie all’impegno e all’abnegazione delle lavoratrici e dei lavoratori».

«Il Pnrr è una grande opportunità – ha continuato Colombani – e deve spingere le banche a recuperare la loro funzione storica. A livello internazionale stanno cambiando molte cose. Gli Stati Uniti sono adesso ben consapevoli dell’importanza di fare debito buono. È la ricetta suggerita nel marzo del 2020 da Mario Draghi in un articolo sul Financial Times. Oggi il Presidente Usa Joe Biden e il Segretario del Tesoro Janet Yellen spingono l’Europa ad abbandonare l’austerità ed a ricorrere allo strumento del debito. L’obiettivo non è però quello di garantire sussidi a pioggia ma di spingere gli investimenti. È uno schema nuovo che può aiutare anche la nostra economia a non aver paura del debito se questo sviluppa il Paese e gli consente di uscire da 15 anni di stagnazione».

«Durante l’emergenza pandemica – ha evidenziato ancora Colombani – il governo ha fatto ricorso al sistema bancario per sostenere l’economia con le moratorie e con i prestiti assistiti da garanzia pubblica. Per tornare a crescere abbiamo bisogno tuttavia di canalizzare il risparmio privato verso l’economia reale. È una necessità anche per una terra come la Sicilia che, al pari delle altre regioni, durante la pandemia ha visto crescere i depositi bancari. Oggi sui conti degli italiani ci sono 1.229 miliardi di euro. Serve uno shock da investimenti che vada a sostenere le piccole e medie imprese con nuovo capitale e nuovi investitori. I privati vanno incentivati ad investire i propri risparmi con la rete di protezione delle garanzie statali. È una proposta che per primo ha formulato il Presidente della Consob Paolo Savona nel giugno dello scorso anno. È ovvio, tuttavia, che un’azione di questo tipo dev’essere sostenuta da un nuovo modello di consulenza finanziaria su base indipendente, che può essere prestata dai lavoratori delle banche nell’ambito del rapporto di lavoro dipendente”.

Nel chiudere il suo intervento il leader dei bancari della Cisl ha poi richiamato i temi dello smart working e del credito cooperativo, “Il lavoro agile ha evitato lo stop di attività giudicate essenziali. Ha permesso di coniugare esigenze personali e produttive, ma non lasceremo alle banche la libertà di utilizzarlo per attuare politiche di risparmio fini a se stesse”.

Quanto alle Bcc, la loro presenza capillare sul territorio “deve fare da anello di congiunzione con il mondo delle Pmi che ben conoscono. Il Pnrr rappresenta un’occasione irripetibile per il Mezzogiorno, che beneficerà del 40% dei suoi fondi. In un’area caratterizzata dalla marginalità delle imprese, l’assistenza delle banche territoriali sarà determinante. Per questo, in generale, ritengo che non sia utile avviare una nuova fase di consolidamento del sistema bancario italiano, già tra i più concentrati in Europa. Se ciò dovesse avvenire metterebbe in seria difficoltà il tessuto produttivo, con conseguenze negative sull’occupazione”.

Alle considerazioni del segretario generale di Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio e del segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani sono seguiti gli interventi dei componenti dell’esecutivo regionale di First Cisl Sicilia, già al lavoro per la fase congressuale che porterà al rinnovo degli organismi sindacali.