Mifid II e digitalizzazione, come può cambiare la consulenza finanziaria

Si è svolto online il workshop europeo del progetto promosso da First Cisl e finanziato dalla Commissione europea dal titolo  Changes in the financial Labour Market: the impact of Directive 2014/65 (MiFID II) and Digitalization. The key-role of Social Dialogue and Industrial Relations to manage the transition from ‘traditional’ to ‘hybrid’ contracts for a renewed protection”.

Il progetto, come dichiarato nel titolo, indaga l’impatto sul lavoro e sui lavoratori del settore finanziario della normativa Mifid II e del processo di digitalizzazione, e mira ad individuare attraverso la ricerca scientifica ed empirica le linee per la contrattazione futura atte a garantire diritti e tutele di clienti e lavoratori.

Obiettivo del meeting online, la presentazione dei risultati della ricerca svolta durante i mesi di lavoro dai partner scientifici (Adapt – Association for international and comparative studies in labour and industrial relations , Celsi – Central european labour studies institute e Fioh – Finnish institute of occupational health, in qualità di co-applicant e Wageindicator in qualità di associate organisation) e dai partner sociali, otto organizzazioni sindacali del settore finanziario appartenenti a otto Paesi europei (Gap – Austria, Pro – Finlandia, Fec-Fo – Francia, Sscg – Montenegro, Unite – Gran Bretagna, Una – Romania, Oz Ppap – Slovacchia, Fesmc-Ugt – Spagna).

La riunione, a causa delle restrizioni della mobilità connesse all’emergenza pandemica, non si è svolta a Dublino presso la sede di Eurofound, ma in remoto, consentendo dunque in ogni caso il contributo della prestigiosa istituzione europea sui risultati del lavoro svolto. Eurofound ha partecipato al meeting con il professor Ricardo Rodriguez Contreras che ha presentato una interessante analisi delle caratteristiche del mercato del lavoro europeo illustrando la trasformazione delle forme contrattuali negli ultimi anni.

A conclusione della riunione il direttore scientifico del progetto, Domenico Iodice, ha rappresentato alcune considerazioni, propedeutiche alla redazione delle Policy recommendation che saranno consegnate alla Commissione europea ad esito del progetto, in cui ha sottolineato l’importanza di approfondire cosa cambia come effetto della digitalizzazione e della Mifid II nel rapporto di lavoro,  nella prestazione e nella modalità lavorativa.

La normativa Mifid II, infatti, riguarda il funzionamento degli intermediari e dei mercati finanziari nell’ottica di accrescere i diritti e la tutela dei consumatori, ma si riverbera anche sull’attuale modello di business delle imprese operanti nel settore, sugli attuali modelli di rapporto di lavoro e sull’assetto delle relazioni industriali del settore finanziario.

La modalità della consulenza su base indipendente, da sviluppare all’interno del lavoro subordinato, e che richiede anche una riprofessionalizzazione degli addetti, potrebbe essere una soluzione: offre infatti una maggior tutela sia per i clienti che per i lavoratori del settore. Si avrebbe una maggiore e più diversificata offerta di strumenti finanziari e, in contemporanea, tale modalità di consulenza  libererebbe il lavoratore dalle pressioni commerciali per il collocamento di uno specifico prodotto finanziario.

Presupposto ineludibile di tale implementazione sarebbe un sistema di relazioni industriali maturo ed aperto a negoziare sul tema dell’organizzazione del lavoro. I lavori progettuali continuano: appuntamento a luglio con il corso di formazione.