Abi e sindacati a Draghi, bancari nei servizi essenziali, piano vaccini li consideri

La terza ondata e il piano anti Covid-19. Abi e sindacati scrivono al Governo per chiedere la somministrazione del vaccino ai lavoratori delle banche impegnati fra quelle attività definite “servizi essenziali”.

Gli organi d’informazione danno ampia copertura alla lettera del 9 marzo firmata da Abi e dalle organizzazioni sindacali del credito: Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin e indirizzata al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, al Ministro della salute Roberto Speranza, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, al Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco e al Commissario straordinario per l’emergenza epidemiologica Covid-19 Francesco Paolo Figliuolo.

“Banche: Abi-sindacati a governo, vaccinare i dipendenti”. Questo il titolo del lancio Ansa riproposto anche da Bresciaoggi, Corriere di Como, Il Giornale di Vicenza, L’Arena, Corriere Quotidiano. Sulla stessa linea Askanews che viene rilanciata da Tiscali News: “Abi e i sindacati a Draghi: anche i bancari tra priorità vaccini”. In generale la richiesta di sottoporre a vaccino i bancari, dopo le persone più fragili e quelle impegnate in prima linea, è presente nel corpo dei titoli di varie testate. Il Messaggero scrive “Vaccino, da ABI e sindacati appello a tenere in considerazione servizi bancari”. Per Il Secolo XIX, Teleborsa e Qui Finanza, “Vaccino, da ABI e sindacati appello a tenere in considerazione servizi bancari”. Non molto diversa l’impostazione di MF Dow Jones con Borsa Italiana, TgCom24 e Advfn che ne rilanciano la nota stampa titolata “Covid: Abi-sindacati, su vaccini considerare personale banche”.

“Nella realizzazione del piano per la somministrazione dei vaccini – riportano molti organi d’informazione – ferma naturalmente la priorità per le persone più fragili e quelle impegnate in prima linea nella lotta contro la pandemia, sia tenuto in particolare considerazione il personale impegnato nell’erogazione dei servizi bancari, in quanto inclusi tra quelli pubblici essenziali ai sensi della legge n. 146 del 1990”.

Sulle agenzie, sui giornali e sui siti d’informazione on line si legge ancora che “I DPCM che si sono succeduti fin dall’inizio dell’emergenza pandemica (da ultimo il 2 marzo 2021, art. 29) hanno sempre previsto, anche nelle fasi più acute, che fossero garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari e assicurativi, in considerazione del loro ruolo di sostegno all’economia, alle famiglie e alle imprese. La garanzia di tali servizi è stata possibile anche grazie al forte e costante impegno di Abi e delle Organizzazioni sindacali di settore che hanno condiviso, in specifici Protocolli di settore, misure di prevenzione, contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid-19, aggiornandone costantemente i contenuti (da ultimo il 21 dicembre 2020), e allo straordinario impegno e senso di responsabilità delle lavoratrici e dei lavoratori che lavorano in banca”.