Emergenza Coronavirus, sindacati, nelle Bcc interventi troppo blandi

“I sindacati del credito bocciano come «interventi blandi» le misure adottate dalle banche di credito cooperativo (Bcc) per tutelare i lavoratori durante l’emergenza Coronavirus.  Lo scrive Askanews rilanciando il comunicato unitario di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil e UIlca: «Gli interventi a sostegno dei lavoratori che attraversano straordinarie difficoltà in questo tormentato frangente, erano appena indicati, blandi, senza concretamente garantire le condizioni di igiene e sicurezza degli ambienti di lavoro e per niente sviluppati con iniziative appropriate e istanze coraggiose e determinate per marcare la differenza del credito cooperativo».

“I sindacati – prosegue l’agenzia di stampa – criticano duramente Federcasse, Iccrea, Cassa centrale banca, Raiffeisen e tutte le banche di credito cooperativo” chiedendo ai vertici del settore «l’assunzione di responsabilità perché anche le condizioni di sicurezza nell’operatività quotidiana, a partire da quelle effettuate allo sportello, non venivano affrontate e garantite nella loro interezza e complessità».

Nel suo articolo Advfn fa notare come non ci sia stata da parte di Federcasse la disponibilità «a sottoscrivere un protocollo che avesse carattere di univocità e uniformità di indirizzo e comportamento per i gruppi e tutte le associate al fine di garantire i “kit sanitari” a tutte le colleghe e i colleghi, le protezioni in plexiglas, la riduzione degli orari di sportello e la regolazione delle attività bancarie veramente “indispensabili” da fornire a chi accede ancora oggi in banca».

Per Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito e Uilca «si è persa un’occasione storica da parte di Federcasse e delle capogruppo per dimostrare il “valore” dello spirito cooperativo e per dimostrare reale e concreta vicinanza a tutte le collaboratrici e i collaboratori in questi tempi drammatici. La richiesta di chiusura di tutti gli sportelli per 15 giorni non è stata giudicata possibile da Federcasse, che deve ancora riunire in questi giorni i propri organismi».

“Secondo quanto spiegato nel documento unitario, prosegue Advfn”, «non sono state sufficienti le giornate di incontro il 17 e 18 marzo, sviluppate tramite videoconferenza, per definire e condividere con positività il verbale di protocollo sulle misure di prevenzione, contrasto e contenimento della diffusione del virus “Covid-19” nel settore del credito cooperativo».

«Le segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito e Uilca, con la partecipazione delle delegazioni sindacali di gruppo, con determinazione e pervicacia – come riporta TgCom 24 che rilancia una nota di Mf-Dow Jones – hanno sviluppato ogni considerazione ed azione utile per raggiungere l’obiettivo. Tuttavia, sono rimaste importanti distanze con Federcasse e i gruppi cooperativi sulle modalità e gli interventi che con carattere di estrema rapidità, efficacia e essenzialità dovevano già essere messi in atto dal credito cooperativo in questo straordinario e gravissimo momento. Replicare la condivisione di misure di prevenzione per il contenimento della diffusione del virus, già definite con l’accordo tra Governo e Sindacati e con il protocollo tra le organizzazione sindacali e l’Abi non assumeva alcun senso se non quello di ribadire che anche Federcasse aveva svolto il proprio ruolo di rappresentanza. Nonostante ciò Federcasse ha assunto unilateralmente l’ultimo testo della “bozza” in discussione alla mezzanotte del 18 marzo e lo ha diffuso direttamente ai gruppi e alle sue Associate come circolare di linee guida sul tema Covid-19».

Adfvn e TgCom 24 concludono riportando che «Le segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito e Uilca e le delegazioni di gruppo continueranno sicuramente a profondere ogni possibile impegno sul territorio a difesa e presidio della salute e sicurezza di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori. Essere comunità cooperativa – sottolineano le organizzazioni sindacali – non significa voltarsi dall’altra parte quando l’emergenza e la drammaticità di questi tempi impone di non abbandonare i lavoratori e le lavoratrici a se stessi. Occorre molto più coraggio, determinazione ed “anima” da parte dei signori del Credito Cooperativo, occorre ora ed adesso, perché domani é già tardi».

 

Il comunicato unitario delle segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito e Uilca

Su www.firstcisl.it/coronavirus le informazioni sull’emergenza Coronavirus attraverso i comunicati e le circolari del Sindacato