AdessoBanca!, il manifesto per la tutela del risparmio e del lavoro firmato da Cisl e First Cisl, ha trovato illustrazione sul sito della Cisl della Lombardia. “Adesso Banca! Sei riforme First Cisl per tutelare risparmio e lavoro” titola Cisl Lombardia.
Questo il testo dell’articolo.
Le “banche non sono case da gioco” e devono “tornare a essere la cassaforte del risparmio degli italiani”. Con questi obiettivi il sindacato di categoria First Cisl lancia un articolato manifesto “Adesso Banca” con sei riforme concrete sulle quali far convergere il consenso delle forze sociali, politiche ed economiche. “Vogliamo continuare a credere che sia possibile produrre utili senza rinunciare a essere coerenti con quanto affermano gli articoli 41 e 47 della Costituzione”, si legge nel il manifesto. Si va da un voting trust dei piccoli azionisti con lo scopo di esercitare il voto nelle assemblee, a meccanismi di controllo per liberare i lavoratori dalle pressioni commerciali e fare educazione finanziaria, a sistemi di limiti e verifica degli stipendi dei top manager fino alla previsione del reato di disastro bancario e alla creazione di una Superprocura unica dei reati finanziari, proposta questa sulla quale si stanno riconoscendo quasi tutti i gruppi politici della Commissione d’inchiesta sulle banche.
I 6 punti del “Manifesto per la tutela del risparmio e del lavoro”
1 Restituire le banche ai cittadini
2 Liberare i lavoratori dalle pressioni commerciali e fare educazione finanziaria
3 Salvaguardare i risparmiatori
4 Per dare valore agli NPL e combattere speculazioni e abusi
5 Per retribuire in modo responsabile i top manager
6 Per punire i responsabili dei disastri finanziari
“Un progetto necessario che sintetizza proposte e analisi sostenute da tempo da First Cisl. Un documento che – commenta Pier Paolo Merlini, segretario generale First Cisl Lombardia – richiama tutti alle proprie responsabilità sul come “fare banca” oggi, con un’economia reale che stenta a ripartire e la cui flebile ripresa la gente fatica ancora ad avvertire. Come Lombardia condividiamo appieno questo progetto che intendiamo caldeggiare e promuovere presso i candidati governatori della nostra Regione e tutte le correnti politiche in lista per la prossima scadenza elettorale”. “Intendiamo, inoltre, incontrare tutte le realtà sociali e imprenditoriali della regione per accendere il dibattito e creare consenso sui contenuti del Manifesto. È questa l’occasione – sottolinea Merlini – in cui tutti coloro che operano nel sindacato sul territorio della Lombardia finalmente facciano fronte comune per realizzare non un sogno ma una realtà: costruire il cambiamento che è necessario al Paese, ritornando ai contenuti della nostra Costituzione”.