Partecipazione, alla Camera una proposta di legge targata Cisl

È stato presentato alla Camera un disegno di legge che trae ispirazione direttamente dalla proposta di legge di iniziativa popolare della Cisl sulla partecipazione. L’iniziativa arriva dai capigruppo dei partiti di maggioranza ma, come sottolinea oggi il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra in un’intervista a Avvenire, raccoglie i frutti di un lungo lavoro nel Paese e dell’interesse suscitato trasversalmente, anche tra i partiti di opposizione.

Scorrendo l’articolato del testo è infatti evidente che è stato recepito lo spirito che anima la proposta della Cisl, che punta a costruire una cornice legislativa “leggera” e non prescrittiva, aperta a molteplici forme di partecipazione. Si va dalla “partecipazione gestionale”, che regola l’accesso dei rappresentanti dei lavoratori ai consigli di sorveglianza e di amministrazione; alla “partecipazione economica e finanziaria”, che nel normare, oltre alla distribuzione degli utili, i piani di partecipazione finanziaria, introduce anche l’Accordo di affidamento fiduciario per la gestione collettiva dei diritti derivanti dalla partecipazione finanziaria e gli obblighi di trasparenza dello stesso, che First ha sostenuto fin dal suo manifesto AdessoBanca!.

Sono previste inoltre forme di “partecipazione organizzativa” e “consultiva”. Infine vengono disegnate una serie di misure fiscali a favore dei lavoratori e delle imprese coinvolte in processi di partecipazione.

Lo schema di fondo ricalca quello previsto dal recente accordo di rinnovo del contratto nazionale dei bancari, che per la prima volta ha introdotto il tema della partecipazione nella contrattazione nazionale, demandandone l’applicazione a livello di gruppi e banche. “Il progetto di legge presentato alla Camera – commenta il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani – è un passo avanti molto importante verso la realizzazione dei principi costituzionali sanciti dall’articolo 46 della Carta. Per costruire un nuovo paradigma economico realmente inclusivo il lavoro non può più essere solo un fattore di produzione, ma deve diventarne collaboratore. In questo modo raggiungeremo l’obiettivo di elevare socialmente ed economicamente i lavoratori, com’era nelle intenzioni dei padri costituenti”.

Il testo della Proposta di legge “Disposizioni in materia di partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende”