26 maggio. La vita ai tempi del Covid-19

La ministra Azzollina ha detto che i bambini non sono imbuti da riempire attirandosi critiche e ilarità per un paragone non propriamente azzeccato. Sicuramente i bambini non sono imbuti, men che meno inutilmente da riempire. In generale non sono una nostra espressione, non sono adulti in miniatura, non sono un problema di conciliazione ma sono esseri umani con bisogni specifici accentuati dalla minore età che li rende dipendenti da noi adulti, dalle nostre attenzioni, dalle nostre cure. E, cosa che tendiamo spesso a dimenticare, cittadini con diritti propri.

I bambini e i ragazzi sono i grandi dimenticati dell’epoca covid. Ci si è occupati di loro solo parzialmente ed esclusivamente nella misura in cui costituivano un problema di conciliazione dei genitori, soprattutto delle madri. È stata trascurata la DAD per cui ogni scuola si è arrangiata come ha potuto, ogni famiglia si è arrangiata come ha potuto. Nella fase due sono riprese tutte le attività ma non quelle ludiche e scolastiche. E alla fine dell’anno scolastico, con l’inizio delle vacanze estive, si porrà un nuovo capitolo che qualcuno non meglio identificato e non si sa in quale modo gestirà. Possiamo provare a immaginare che saranno prevalentemente le famiglie ad arrangiarsi per trovare delle soluzioni.

Ad oggi non c’è ancora un piano di ripresa dell’attività didattica, non ci sono ipotesi né tempistiche.

Si sa che si dovrebbe tornare in classe a settembre ma non si sa ancora come. Intanto la politica si sta occupando di come assumere i tanti docenti che servono nelle scuole.

Sulle scuole anche la CISL ha da dire la sua https://www.cisl.it/primo-piano/16227-scuola-furlan-e-gissi-cisl-scuola-serve-un-confronto-approfondito-e-serio-pronti-ad-offrire-un-contributo-significativo-di-idee-di-esperienza-e-di-proposte.html.

Intanto il decreto Rilancio ha prolungato la durata del congedo covid fino al massimo di un mese in sostituzione del quale si può richiedere il bonus babysitting da utilizzare anche per i centri estivi e ha anche stabilito che, per la durata dell’emergenza e se l’attività svolta lo consente, i genitori con figli fino a 14 anni hanno diritto allo smartworking. In questa sintesi della FIRST CISL di Milano Metropoli trovate chiarimenti sulle iniziative https://www.firstcisl.it/milanometropoli/2020/05/21/decreto-rilancio-misure-a-sostegno-del-reddito/.

Anche la FIRST nazionale ha prodotto un documento sul decreto Rilancio https://www.firstcisl.it/2020/05/misure-di-conciliazione-del-decreto-rilancio-la-nota-first-cisl/

Ma la scuola, come i campi estivi e le ludoteche, non sono semplicemente luoghi dove parcheggiare i figli di genitori disperati che non sanno più come organizzarsi. Questi spazi sono luoghi di crescita, di socializzazione, di confronto con altri adulti e con i pari. Sono luoghi di formazione che possono compensare le carenze di ragazzi che provengono da famiglie più disagiate economicamente e culturalmente, sono i luoghi dove si possono, o si potrebbero, ridurre le disparità permettendo agli adulti del futuro di crescere e valorizzare le proprie potenzialità. Diversamente i ragazzi provenienti da contesti disagiati rischiano di essere destinati ad un futuro incerto e ad avere enormi difficoltà ad accedere al mondo del lavoro. La DAD ha accentuato queste mancanze: ragazzini già penalizzati perché poco seguiti o senza strumenti tecnologici spesso sono stati abbandonati a sé stessi.

A tutti, comunque, è venuto a mancare uno spazio importante di confronto e di crescita personale e sociale.

Lo sguardo sempre rivolto al breve termine e alla gestione dell’emergenza sanitaria dimentica che questo non è solo un problema per bambini e adolescenti ma per l’intera società che avrà bisogno in futuro delle loro capacità e delle loro intelligenze.

È un dovere, quindi, pensare la ripresa partendo proprio dai nostri figli.

Save the children su questo argomento ha promosso l’iniziativa “Riscriviamo il futuro” che potete approfondire qui https://www.savethechildren.it/cosa-facciamo/campagne/riscriviamo-il-futuro/il-manifesto.

In Europa le scuole hanno riaperto un po’ dovunque con tempistiche e modalità differenti tranne che in Italia e Spagna dove le scuole sono rimaste chiuse. Le modalità scelte sono state spesso atipiche come richiesto dai tempi che viviamo. Ma, in tempi eccezionali, servono soluzioni eccezionali.

In Danimarca, per esempio, dove le scuole primarie sono state riaperte già dal 15 aprile, non solo sono state garantite tutte le disposizioni di sicurezza e il tracciamento dei contatti ma si è pensato di organizzare le classi in piccoli gruppi che non dovevano entrare in contatto con altri in modo da poter controllare meglio eventuali contagi. Finora sta funzionando. Si potrà adottare una soluzione simile anche in Italia? Naturalmente questo tipo di scelte richiedono spazio e un enorme impegno organizzativo.

Il tema della famiglia è sempre stato al centro dell’azione sindacale della CISL.

La CISL Lombardia aveva già avanzato delle proposte http://lombardia.cisl.it/notizie/fase-2-cisl-lombardia-potenziare-gli-interventi-di-conciliazione-e-a-sostegno-delle-famiglie/.

Da leggere anche due articoli per chi vuole approfondire:

–        http://lombardia.cisl.it/rassegna-stampa/articolo-sostegno-alla-famiglia-diritto-allo-studio-e-lavoro-le-proposte-di-cisl-lombardia-per-la-fase-2/

–        https://lombardia.cisl.it/rassegna-stampa/su-avvenire-le-proposte-cisl-lombardia-sulla-fase-2-e-le-famiglie/

Intanto che il governo decida cosa fare a settembre, le famiglie sono impegnate a capire cosa fare da giugno. Qualche ente si è già attivato per organizzare i campi estivi.

Il comune di Milano ha pubblicato un avviso per raccogliere manifestazioni di interesse  https://web.comune.milano.it/dseserver/webcity/garecontratti.nsf/WEBAll/B5BA43C9226B0E6BC12585680023FD2A?opendocument

Sarebbe bello se anche le nostre aziende mettessero a disposizione della collettività spazi che al momento vengono tenuti vuoti per effetto delle assenze massive e dell’impossibilità di organizzare eventi.

I nostri assistiti si sono già attivati per l’estate? Sceglieranno i campi estivi o i parenti? Chi potrà continuare a fare smartworking terrà i figli con sé a casa? Le aziende stanno dando la possibilità di fare smartworking anche dalle seconde case fuori città o si sono attivate per organizzare campi o altre attività?

E non dimentichiamo che ci sono bambini e ragazzi che, a causa del COVID, sono stati allontanati dalla famiglia o hanno perso i genitori.

Ai bambini allontanati dai genitori malati il comune di Milano ha dedicato l’iniziativa “Zumbimbi” (https://www.comune.milano.it/documents/20126/11087575/Protocollo+Zumbimbi.pdf/222ae18d-0d37-d772-ae52-5ec2ee7b14e1?t=1585924930004).

Tutto il materiale sui minori, le famiglie e i progetti a riguardo del comune di Milano è disponibile qui

https://www.comune.milano.it/comune/palazzo-marino/garanti-comitati-e-delegati/garante-dei-diritti-per-l-infanzia-e-l-adolescenza/iniziative.

La Comunicazione FIRST CISL di Milano Metropoli