Direttivo di Gruppo First Cisl ISP: tanti, come sempre, gli argomenti all’ordine del giorno

È proseguita con il direttivo di Gruppo – al quale hanno partecipato quasi centocinquanta dirigenti sindacali, tra presenti al Parc Hotel di Peschiera del Garda e collegati da remoto – la due-giorni veronese di First Cisl del gruppo Intesa Sanpaolo.

Dopo l’incontro di ieri con i coordinatori e le coordinatrici indicati dalla nostra sigla, dal taglio più tecnico, la riunione odierna ha offerto l’opportunità di esprimere anche delle considerazioni più politiche circa la situazione aziendale e il relativo posizionamento di First Cisl.

La giornata è stata inaugurata dalla relazione del segretario responsabile di Gruppo, Fedele Trotta, che nel suo intervento è partito da un’analisi sullo “stato di salute” della nostra organizzazione, per poi rivolgere lo sguardo ai temi di attualità sui tavoli di contrattazione, facendo riferimento anche agli accordi recentemente raggiunti in altre banche.

Valore del buono pasto, carenze di organico, chiusure delle filiali e il sistema premiante, la cui negoziazione vedrà prossimamente impegnata la delegazione trattante, tra gli argomenti toccati da Trotta, che ha poi delineato i rapporti con le altre organizzazioni sindacali operanti nel gruppo e ribadito come la partecipazione dei lavoratori sia uno dei temi di matrice cislina che la nostra federazione sarà chiamata a perseguire su tutti i tavoli.

L’ampio e partecipato dibattito ha permesso di porre l’accento su altri argomenti di grande interesse per il quadro sindacale e per i nostri iscritti ed iscritte: dal titling per le strutture centrali, alle condizioni agevolate per i dipendenti, dalla figura dei global advisor ad altri aspetti di carattere organizzativo o legati a tematiche di salute e sicurezza.

I lavori sono stati impreziositi dall’intervento del segretario nazionale con delega sul gruppo ISP, Domenico Iodice, il quale nella sua esposizione ha affrontato il tema della desertificazione bancaria, intesa non solo come chiusura delle filiali ma anche come “fuga” dei lavoratori, soprattutto giovani, dai luoghi di lavoro, in nome di un esasperato individualismo, cui il sindacato può porre rimedio solo esercitando la sua funzione primaria di contatto umano con le persone.

Nei prossimi mesi verranno programmati altri momenti di confronto col quadro sindacale, anche in funzione dell’evolversi delle trattative a livello di Gruppo.