Direttivo di Gruppo Intesa Sanpaolo: questa (e molto altro) è First Cisl!

Circa duecento dirigenti sindacali First Cisl Intesa Sanpaolo hanno partecipato – in presenza al Park Hotel di Castelnuovo del Garda e collegati da remoto – ai lavori del direttivo di Gruppo, svoltosi su due giornate.

Intenso e molto fitto il programma dei lavori, inaugurati da una tavola rotonda sui riflessi dei valori Cisl rispetto nostro modo di fare sindacato, che ha visto la partecipazione di alcuni colleghi e colleghe di provenienza First, attualmente investiti di ruoli di rappresentanza a livello confederale (Marco Ciani, Massimiliano Paglini e Maria Rosa Loda), oltre che di Domenico Iodice, segretario nazionale First Cisl con delega sul gruppo Intesa Sanpaolo.

Obiettivi e modalità organizzative del direttivo sono stati sviscerati nella relazione del segretario responsabile di Gruppo, Fedele Trotta, il quale ha fatto anche il punto sulle trattative aziendali, sottolineando la necessità per First Cisl di «Passare stabilmente da un atteggiamento di contestazione ad uno di proposizione», ricordando quindi come lo smart working non sia una forma di conciliazione vita-lavoro ma una diversa modalità di lavoro e sottolineando l’attenzione della nostra organizzazione rispetto a temi di stretta attualità, quali il passaggio dei clienti a Isybank, i fringe benefit e le carenza di organico. Senza dimenticare, per questo, il consolidato impegno della nostra delegazione trattante nel cercare di normare gli inquadramenti professionali di chi lavora nelle strutture centrali e degli specialisti.
Progetto Neos e iniziativa di legge sulla partecipazione gli altri temi toccati, per quanto riguarda la vita interna del nostro sindacato.

I lavori sono quindi proseguiti senza soluzione di continuità con una “sfilata” di presentazioni dei vari presidi organizzativi, progetti e referenti messi in campo da First Cisl del gruppo ISP per dare un concreto supporto a lavoratrici e lavoratori nella vita di tutti i giorni e a tutta la dirigenza sindacale, rendendo una testimonianza concreta di come la nostra azione sia frutto di quel pezzettino di lavoro e impegno che molti di noi, singolarmente, mettono a disposizione, a favore di tutti.
Spazio e (meritati) applausi sono quindi stati riservati, tra gli altri, ai giovani del progetto Neos, ai gruppi di lavoro sulla comunicazione, sul proselitismo, agli specialisti di filiale digitale, contratto misto e stage, contestazioni disciplinari, esodati, strutture di governance, salute e sicurezza, donne e parità di genere.

Non ha voluto far mancare il proprio saluto all’assise il segretario generale First Cisl, Riccardo Colombani. Un intervento, il suo, che ha toccato molti argomenti caldi di questo periodo, spaziando dalla trattativa sul rinnovo del contratto collettivo nazionale alla situazione in Intesa Sanpaolo, per giungere alle questioni programmatiche della nostra organizzazione. «La necessità di aumentare i salari è la priorità e ciò non confligge affatto con la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese che stiamo proponendo con la nostra iniziativa di legge, avendo a riferimento l’articolo 46 della Costituzione. L’auspicio è di chiudere velocemente la trattativa per il rinnovo del CCNL», il suo incipit.
«È necessario redistribuire la grande redditività che le banche stanno producendo – ha aggiunto Colombani – La stessa partecipazione agli utili, a favore di lavoratrici e lavoratori, ipotizzata da Carlo Messina, rientra nell’idea di partecipazione finanziaria proposta dalla Cisl. Inoltre, in Intesa Sanpaolo è apprezzabile l’influenza nella governance delle fondazioni bancarie, istituzioni fondamentali per coniugare le esigenze di business alla responsabilità sociale d’impresa, che si realizza anche attraverso le erogazioni sui territori da parte delle stesse fondazioni».
Il Segretario generale ha quindi dato appuntamento all’assemblea organizzativa del prossimo mese, un evento «Non meno importante del congresso nazionale: da qui dovremo trarre lo slancio per investire su noi stessi, sviluppando la base associativa, rinnovando l’impegno alla diffusione delle competenze, mettendoci in discussione e creando la giusta amalgama tra sindacalisti esperti e giovani».