Siglato l’accordo su organizzazione del lavoro e smart working

Si è conclusa oggi – dopo quasi undici mesi di confronto serrato e mai banale – l’impegnativa trattativa sulla nuova organizzazione del lavoro. L’accordo sottoscritto da First Cisl del gruppo Intesa Sanpaolo e dalle altre organizzazioni sindacali, va a sovrascrivere quello individuale proposto dall’azienda negli scorsi mesi ed è destinato a diventare un paradigma di riferimento per l’intero settore bancario italiano, viste anche le ripercussioni che potrà avere, nell’ambito delle negoziazioni per il rinnovo del contratto collettivo nazionale.

Tra i punti qualificanti dell’intesa, da sottolineare che sono state ribadite la volontarietà del ricorso al lavoro flessibile, la garanzia di una postazione di lavoro aziendale e il diritto alla disconnessione dai dispositivi aziendali, al di fuori dell’orario di lavoro.

È stato, inoltre, esteso a 287 il numero di filiali in cui si potrà fruire di almeno un giorno al mese di smart working, così come aumentano i punti operativi in cui potrà essere adottata, con diverse articolazioni, la settimana lavorativa in modalità 4×9 (40 uffici “grandi” e 250 “piccoli”).

Il plafond annuo di 120 giorni di smart working “da casa” (aumentato di ulteriori 20 giorni per particolari categorie di lavoratori, quali i turnisti), potrà essere superato in caso di eventi eccezionali – come la recente alluvione in Emilia-Romagna e Marche – e per agevolare colleghe e colleghi classificati come “fragili” o affetti da gravi patologie.

Dal punto di vista economico, il buono pasto per i giorni in smart working è stato innalzato da 3 a 4,50 euro, mentre per quanto attiene alla tutela della salute, è stata prevista la possibilità di richiedere una visita medica per occhi, postura e affaticamento sia fisico che mentale anche a coloro che non sono classificati come videoterminalisti.

Soddisfazione è stata espressa sia dal segretario First Cisl di gruppo Intesa Sanpaolo, Fedele Trotta, il quale ha evidenziato «Gli importanti miglioramenti sia rispetto alle previsioni di legge che contrattuali, con l’estensione delle garanzie minime di fruizione del lavoro agile anche per i lavoratori delle filiali», sia dal segretario nazionale con delega sul gruppo ISP, Mimmo Iodice, per il quale «L’accordo è allo stesso tempo innovativo e garantista, poiché guarda al futuro ma individua nel contratto nazionale e nel ruolo della contrattazione collettiva, le garanzie per una “transizione giusta”, rispettosa del ciclo di vita delle persone e del lavoro».

Negli incontri della prossima settimana, la delegazione trattante First Cisl – che anche in questa occasione ha visto confermato ed esaltato il proprio modo di agire in senso propositivo e concertativo – sarà impegnata nella trattativa per la definizione del premio variabile di risultato 2023.