Nel corso dell’incontro di Gruppo tra l’Azienda e i Coordinatori Sindacali che si è tenuto nel pomeriggio del 24 settembre, Stefano Verdi ha confermato la manovra del personale deliberata dal CdA Bper del giorno precedente, che prevede il ricorso al Fondo di Solidarietà e una previsione di uscita di circa 1.700 risorse con contestuale piano di ingressi.

La manovra verrà presentata nel dettaglio nel prossimo incontro di Gruppo del 5 ottobre espletando una procedura sindacale già attivata nei precedenti accordi sui piani industriali.

In quella occasione verrà anche illustrata dall’Azienda la nuova “finestra” per l’uscita dei colleghi “ex Ubi” che avevano sottoscritto l’Accordo Esodo di ISP.

L’Azienda chiederà alle Organizzazioni Sindacali la sottoscrizione di un accordo per accedere ai dati contributivi (Ecocert) dei dipendenti nati sino a tutto il 1967. Nel contempo, dopo apposita richiesta sindacale, l’Azienda si è impegnata a far conoscere al tavolo sindacale il numero dei dipendenti potenzialmente interessati alla manovra.

“Ci aspettavamo questa manovra sul personale, anche se l’aspettativa, alimentata da diverse comunicazioni, era di un formale Piano Industriale Triennale – riferisce il Segretario Responsabile della Sas di Gruppo Bper Emilio Verrengia – ci sorprende però l’enormità del numero comunicato dall’Azienda che, fra l’altro, non trova assolutamente conferma nei problemi di organico, soprattutto nella rete, più volte denunciati. 

Ovviamente ci saranno nuovi ingressi e ci auguriamo che il rapporto tra entrate e uscite sia di 1 a 2 come ottenuto nell’ultima trattativa, e che le assunzioni avvengano sui territori interessati dalle uscite. Il nostro obiettivo sarà quello di impedire la desertificazione bancaria che sta interessando alcuni territori che, a causa di tali manovre, che prevedono chiusure di sportelli e uscite di lavoratori, vedono la sparizione di filiali e postazioni lavorative.”

Qui il comunicato di First Cisl con tutte le ulteriori informazioni