Welfare aziendale/work life balance: ricambio generazionale?

Più tempo meno soldi: sembrerebbe questa la risultanza di un’indagine sui bisogni del personale dipendente sotto i 35 anni (vedi link).

Un orientamento al work life balance che da tempo il Sindacato evidenzia come filone importante da sviluppare e tradurre in concreto, a partire da studi a diversi livelli: è di questi giorni la presentazione dell’esito della ricerca europea promossa a riguardo dalla First CISL Nazionale (vedi link).

Che vi sia un chiaro nesso tra età e bisogni è elemento certo e da tenere in considerazione anche nelle dinamiche contrattuali: il tema è all’attenzione sindacale, e ad Ottobre la First ER coinvolgerà a riguardo i propri quadri sindacali preposti alla contrattazione in specifico modulo formativo (inserito nella propria programmazione quadriennale) per l’elaborazione di proposte che tengano conto delle diverse esigenze espresse dai colleghi, anche in funzione della loro età, partendo dall’analisi dell’andamento demografico degli addetti al settore.

In tale ambito, e in stretta connessione, altrettanta attenzione va altresì posta all’individuazione di misure che favoriscano il ricambio generazionale, consentendo l’ingresso e la permanenza al lavoro dei giovani, tali anche se over 35 – considerato l’attuale contesto di bassa occupabilità, per la realizzazione delle loro aspettative, fondate, a qualsiasi età, sul presupposto prioritario di un lavoro quale fonte di dignità e qualità della vita.