Gruppo Ccb, mutui prima casa dipendenti, proposta irricevibile

“4 agosto 2023: una buia giornata per le relazioni sindacali del Gruppo Cassa Centrale Banca. La delegazione datoriale, in rappresentanza delle 67 Bcc e aziende collegate, insensibile alle difficoltà delle colleghe e dei colleghi e in spregio alle organizzazioni sindacali che li rappresentano, ha deciso, senz’appello, di continuare a guadagnare oltre il 3% annuo sui mutui prima casa erogati ai dipendenti!”, è quanto si legge nel comunicato unitario di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito e Uilca del 21 agosto scorso in ordine alla trattativa circa la ridefinizione dei tassi sui mutui dei dipendenti.

“Spieghiamo meglio quanto successo: fin dall’avvio della trattativa del Contratto integrativo di gruppo – prosegue la nota sindacale – abbiamo chiesto a Cassa Centrale di intervenire con urgenza sul tasso applicato ai mutui prima casa erogati ai dipendenti in considerazione del repentino, continuo e cospicuo aumento dei parametri di riferimento. A questo riguardo abbiamo chiesto di fissare per tutti i dipendenti del gruppo un tasso pari al 60% del tasso Bce, quindi attualmente il 2,55%, naturalmente preservando le condizioni di miglior favore in essere presso alcune lodevoli Bcc. … Dopo oltre tre mesi di solleciti e di confronti andati a vuoto, la delegazione datoriale si è presentata all’incontro teoricamente risolutivo del 4 agosto con una proposta, già deliberata dal Consiglio di amministrazione il giorno precedente (e quindi non negoziabile), di applicare il tasso Bce pieno e senza sconti (oggi pari al 4,25%). Senza dati a supporto e senza argomentazioni a sostegno, la capogruppo ha presentato una proposta che, di fatto, è già superata da ben 54 Bcc e che è superiore anche a quanto la stessa capogruppo applica ai propri dipendenti. In estrema sintesi, una proposta irricevibile che arriva dopo oltre tre mesi dalla nostra richiesta di intervento urgente a favore dei collaboratori in un momento straordinario: Cassa Centrale risponde con tempi biblici e con modalità inefficaci!”

“Un comportamento irrispettoso – continua il comunicato – che mira ad annacquare e dilazionare il più possibile la trattativa, riducendo al minimo i benefici per le lavoratrici e i lavoratori: eppure i risultati straordinari del gruppo in termini reddituali e patrimoniali sono evidenti. Da parte nostra contrasteremo questa ottusa e miope strategia aziendale concentrando tutti i nostri sforzi per addivenire a soluzioni soddisfacenti: i primi fautori degli eccezionali risultati del gruppo (le lavoratrici ed i lavoratori) meritano un Contratto integrativo che li valorizzi e li tuteli. … Ritornando sul tema ‘principe’ del momento, cioè i mutui, auspichiamo che la delegazione datoriale riveda la sua rigida nonché intransigente posizione: se continuerà tale atteggiamento di chiusura non potremo che rispondere con lo stesso metro su tutte le partite ancora aperte sul tavolo negoziale di gruppo. Nel frattempo, abbiamo scritto ai presidenti e ai direttori generali di tutte le Bcc del gruppo per spiegare il nostro punto di vista ed invitarli a fare quello che la capogruppo avrebbe già dovuto risolvere da tempo: ‘ridurre i tassi sui mutui prima casa!’ …”

Comunicazione First Cisl Credito Cooperativo

Allegati:  comunicato sindacale unitario           relazione mutui prima casa