GBCI, ticket pasto, a questo gioco non partecipiamo!

Di seguito “Ticket pasto, a questo gioco non partecipiamo!”, il nuovo documento a firma Coordinamento CooperFirst

Se si tratta solo di un passaggio formale e le circostanze sembrano avvalorare la tesi, allora rivedere il sistema di relazioni industriali diventa una necessità.

Se la Capogruppo si ricorda di applicare la Riforma solo in alcune occasioni e non in altre, allora appare evidente che l’applicazione delle regole di “Gruppo” sono esclusivamente un fatto soggettivo.

Se il confronto poggia le sue basi su fattori soggettivi, allora diventa indispensabile capire il livello di soggettività nel limite del quale operare.

Se … o forse, allora diciamo che a questo gioco non partecipiamo!

Nei fatti;

venerdì 10 luglio, si è svolto “l’incontro tra la Capogruppo e le Rappresentanze Sindacali sul tema del cambio gestore dei ticket pasto per i dipendenti di tutte le società del perimetro diretto e di 128 Banche aderenti che avrebbero dato mandato alla Capogruppo di individuare, tramite gara indetta dalla Centrale Acquisti di BCC Solutions, un nuovo fornitore, la DAY Ristoservice. Evidentemente – si legge nel comunicato sindacale – però tale passaggio con le Organizzazioni Sindacali è stato ritenuto dalla Capogruppo soltanto formale visto che durante lo svolgimento della riunione è stata direttamente pubblicata nella intranet aziendale della Capogruppo la notizia del cambio fornitore dei buoni pasto. Non vogliamo pensare che ci sia la volontà di sminuire il ruolo del sindacato, che pure dovrebbe quantomeno “interessare” alla capogruppo, ma dobbiamo stigmatizzare ancora una volta non solo questa modalità di relazione (che pure cela una filosofia di fondo che riteniamo preoccupante!), ma anche e soprattutto il metodo di procedere frettoloso e unilaterale su temi che inevitabilmente hanno delle ripercussioni dirette sulle lavoratrici e sui lavoratori. Peraltro, di recente, proprio sul tema di buoni pasto, i colleghi del perimetro diretto hanno avuto modo di provare sulla loro pelle le conseguenze di scelte inadeguate con il fallimento della QUI Ticket”.

Un’operazione non condivisa che, oltre a coinvolgere circa 21.000 colleghi, determina una piena presa di “responsabilità” da parte aziendale.

Nel rispetto della tutela dei lavoratori, come First Cisl del Credito Cooperativo, siamo disponibili a riaprire un confronto finalizzato a ricercare una soluzione condivisa, che possa rappresentare un passo in avanti nella costruzione di un sistema di relazioni industriali coerente e adeguato alla realtà.

Comunicazione First Cisl Credito Cooperativo

All.:   .documento CooperFirst          .volantino sindacale