BCC Valdostana, fallito il tentativo di conciliazione che si chiude senza accordo

Dopo mesi di lunghi ed estenuanti tavoli di confronto e dopo il tentativo di “conciliazione” in sede Federcasse – si legge in un comunicato a firma CooperFirst – la trattativa “finalizzata alla garanzia dei livelli occupazionali e al mantenimento dell’autonomia della BCC” si è chiusa senza accordo.

Un esito fermamente avversato da First Cisl e, in generale, da tutte le sigle sindacali sedute al tavolo negoziale, che “oltre a mettere in discussione il piano di risanamento stesso, rischia seriamente di incrinare le relazioni sindacali nell’intero Gruppo proprio in questo delicato momento di definizione del piano strategico”.

“L’ostinazione delle parti datoriali – si legge nel comunicato sindacale – non ha consentito di arrivare ad un accordo in sede aziendale e nemmeno in sede nazionale alla presenza di Federcasse e delle Segreterie nazionali. Infatti dopo quattro incontri svoltesi presso Federcasse, Cassa Centrale e i vertici della BCC non hanno modificato la loro posizione e non abbiamo potuto fare altro che chiudere la procedura con esito negativo. Ora non resteremo fermi ma chiederemo un incontro urgente direttamente all’A.D. di Cassa Centrale Banca per rappresentare tutto il nostro rammarico e sconcerto sulla vicenda ribandendo la volontà dei lavoratori di dare il loro contributo al risanamento e al rilancio della BCC ma con sacrifici sostenibili, compatibili ed equilibrati, insieme a tutti gli altri stakeholder (Soci, Governance, Capogruppo). Contrasteremo quindi ogni atto unilaterale da parte aziendale tendente a danneggiare i lavoratori ed a compromettere i livelli occupazionali perché metterebbe in discussione tutto l’operato del gruppo, costituendo un gravissimo precedente”.

Nonostante le proposte messe sul tavolo dai sindacati, in cui si chiedevano ulteriori ma sostenibili sacrifici ai lavoratori, Cassa Centrale Banca, BCC Valdostana e Federcasse non hanno voluto assumersi la responsabilità di trovare un punto d’incontro ovvero una situazione di equilibrio che avrebbe comportato sacrifici anche per loro.

“Noi stiamo con i lavoratori che certamente non hanno alcuna responsabilità – commenta Giovanni Sentimenti, coordinatore CooperFirst. La responsabilità di questa situazione va ricercata altrove”.

“Il confronto è parso quasi surreale – dichiara Gianluca Pernisco della delegazione First Cisl.   La percezione è che, al momento, alla controparte datoriale manchi una visione d’insieme delle complesse e drammatiche problematiche che questa “non decisione” può comportare. Una controparte almeno apparentemente poco incline al “gioco di squadra” che ha messo a fattor comune il solo fatto di non considerare percorribili le tante aperture avanzate dai sindacati.

“E’ stato detto che il Piano Industriale di Gruppo sia in fase di realizzazione e che a breve sarà presentato – sottolinea Alessandro Scorsini della delegazione First Cisl – ma se i prodromi sono i segnali registrati sulla questione della BCC Valdostana, c’è da essere preoccupati”.

Comunicazione First Cisl Credito Cooperativo

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