Nella giornata di ieri, 24 novembre 2020 sindacati ed azienda si sono incontrati per parlare della situazione contingente relativamente alla pandemia covid.

Il sindacato ha proposto alcune idee al fine di andare incontro ed aiutare in particolar modo i colleghi di rete che si possono trovare in difficoltà a causa della pandemia, ricordo che i colleghi di sede hanno la possibilità di lavorare in remoto.

Tra le proposte avanzate da noi:

• limitazioni del presidio in filiale estendendo il lavoro da remoto su turno a tutti i colleghi di rete nella misura del 33% a filiale;
• apertura al pubblico con accesso su appuntamento;
• la chiusura al sabato delle filiali nelle zone più a rischio;
• potenziamento di tutte le operazioni svolgibili da parte dei clienti senza doversi recare in filiale.

In sintesi abbiamo nuovamente chiesto di attuare tutte le misure utilizzate durante il primo lockdown e la possibilità di istituire una banca del tempo covid per aiutare con giornate di permesso quelle casistiche di colleghi che non hanno accesso ad aiuti dal governo (come ad esempio isolamenti fiduciari, assistenza figli in didattica a distanza, etc) e quindi costretti a rimanere a casa.

Al momento non abbiamo incontrato apertura rispetto al lavoro da remoto.

Abbiamo quindi cercato di sensibilizzare l’azienda almeno  riguardo:

• il limitare i sabati aprendo a turno su città con più filiali;
• un aumento salariale del 50% (idea First nata in CheBanca! l’estate scorsa ) per chi usufruisce del permesso covid per quarantena figli e per i casi di assistenza figli in didattica a distanza in zona rossa;
• all’utilizzo del lavoro da remoto in rete almeno per le casistiche non identificate da aiuti statali ma per le quali il collega ha obbligo di stare a casa.

Infine siamo tornati ancora sul tema dello smaltimento ferie sulla cui fruizione NON deve esserci OBBLIGO entro la prima settimana di gennaio.

I prossimi incontri si terranno nella prima settimana di dicembre per proseguire il confronto.

Vi terremo aggiornati.