Piano industriale Creval, sindacati, confronto ok ma rispetto per i dipendenti

In Credito Valtellinese prosegue il confronto tra azienda e organizzazioni sindacali. A occuparsene è La Provincia di Lecco che pubblica un ampio servizio dal titolo “Nuovo Piano Creval. I sindacati: rispetto per i lavoratori”. Stefano Barbusca firma il servizio evidenziando che Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin dicono “sì al risanamento del gruppo, ma rispettando gli interessi dei lavoratori”.

“Nei giorni scorsi – si legge sul quotidiano lombardo – l’amministratore delegato Lovaglio ha incontrato una delegazione delle organizzazioni sindacali del Gruppo Creval. Nel corso di un articolato confronto, il manager ha confermato l’esigenza dell’azienda di recuperare efficienza e redditività attraverso un significativo incremento dei ricavi nella durata del piano, una riduzione dei costi anche mediante eliminazione degli sprechi, la semplificazione della struttura e delle procedure, la valorizzazione e l’aggiornamento delle risorse umane”.

Da parte loro, Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, che rappresentano i 3.650 dipendenti di Creval,  “hanno ribadito la necessità di perseguire la sostenibilità del piano favorendo un proficuo e sereno clima aziendale e una ripartizione equa dei carichi di lavoro, mediante un approccio globale a tutte le tematiche poste sul tavolo con l’apertura della procedura prevista dalle norme e dal ccnl in vigore”.

La Provincia di Lecco scrive che il Credito Valtellinese, per dichiarazione del suo ceo Lovaglio, “ha ribadito che non ci saranno scorpori di nessun tipo o cessioni di rami d’azienda, per la non core-unit solo eventuali cambi di mansioni, garantendo l’adeguata formazione. I dettagli del piano sono ancora in corso di analisi e saranno implementati gradualmente nel corso dei prossimi sei mesi”.

Stefano Barbusca annota che per i sindacati “apprezzabili, appaiono i concetti di trasparenza, meritocrazia, e imprenditorialità con il tocco umano cui Lovaglio ha fatto più volte riferimento nella sua esposizione, ma che necessitano di essere tradotti in fatti concreti a partire dai prossimi incontri che avranno ad oggetto le tematiche da tempo sospese quali Vap, politiche commerciali, mutui dipendenti, sicurezza, incontro annuale e semestrale”.

Le organizzazioni sindacali “hanno anche evidenziato come il nuovo approccio commerciale debba essere necessariamente e strettamente rispettoso di quanto previsto dall’accordo nazionale e aziendale in tema di politiche commerciali” non perdendo di vista un elemento essenziale come “le ristrutturazioni e gli interventi riorganizzativi varati negli ultimi anni che hanno messo in difficoltà i dipendenti di Creval  impattando anche pesantemente, a livello economico, soprattutto sulle fasce più deboli”.

Il confronto aperto non sta tralasciando l’aspetto generazionale con particolare attenzione ai giovani. Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin fanno notare coma abbiano manifestato la loro sensibilità in ordine “alla buona occupazione dei giovani con contratto in scadenza e su questo punto l’amministratore delegato ha confermato che i giovani meritevoli verranno confermati nell’organico della banca. Siamo consapevoli – proseguono i sindacati – del delicato momento che la nostra azienda sta attraversando, intendiamo ancora una volta dimostrare senso di responsabilità, ma il tempo stringe e non possiamo dimenticare il forte disagio che stanno patendo le colleghe e i colleghi che rappresentiamo, determinato dal precedente Piano RUN2 che non ci ha fatto correre insieme, ma in direzioni opposte”.