L’impiego dell’Intelligenza artificiale nel settore finanziario sta divenendo sempre più pervasivo. Per il sindacato la sfida è garantire che la tecnologia sia al servizio della persona e che le potenzialità dell’IA divengano un fattore di valorizzazione del lavoro, non un mezzo con cui comprimerne i diritti. Un obiettivo, quest’ultimo, che può essere raggiunto allargando gli spazi di partecipazione alla gestione delle imprese.
L’analisi che proponiamo di seguito, pubblicata da Domenico Iodice, responsabile del settore C.A. First e della Divisione giuridica del comitato scientifico Fondazione Fiba, sulla rivista Diritto delle Relazioni Industriali, prende le mosse dalla Dichiarazione congiunta sugli aspetti occupazionali dell’Intelligenza artificiale, firmata dalle parti sociali europee del settore bancario, e rappresenta un contributo alla riflessione su una questione di grande rilievo per il futuro non solo del diritto del lavoro, ma anche della democrazia.
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