First Cisl Sardegna prosegue sulla strada, ultra-decennale, degli incontri formativi dedicati ai rischi specifici del settore finanziario, con un focus particolare per i rischi psicosociali. L’iniziativa, riservata ai propri quadri sindacali nelle aziende, circa cinquanta da tutti i territori della Sardegna, si è tenuta lunedì 25 novembre 2024 a Tramatza (Oristano).
L’obiettivo è quello di fornire strumenti e competenze per sviluppare sinergie fra le strutture e la piena consapevolezza da trasferire ai lavoratori, su rischi subdoli che troppo spesso sfuggono anche alla rilevazione statistica e arginare un fenomeno che si insinua soprattutto con le nuove tecnologie oltre che presidiare efficacemente le continue riorganizzazioni negli istituti bancari.
Numerosi gli argomenti trattati, affidati agli esperti del Dipartimento salute e sicurezza guidato da Luca Stefani, che si sono alternati nella trattazione con il Coordinamento del dipartimento regionale formazione First Cisl Sardegna guidato da Efisio Paulis.
Si è trattato in maniera dettagliata di vecchi e nuovi rischi per i lavoratori del settore bancario, assicurativo, esattoriale e delle ‘authorities’, alla luce della digitalizzazione, dell’avvento dell’intelligenza artificiale, ma anche dei tagli agli organici, agli sportelli sul territorio e ad alcune figure professionali che, di fatto, non esistono più. All’iniziativa, insieme al segretario generale Ettore Erriquez, ha partecipato Davide Paderi, responsabile formazione, comunicazione e salute e sicurezza della Cisl sarda, che ha richiamato i contenuti e l’importanza del ‘Patto di Buggerru’, firmato fra le parti sociali e la Giunta regionale proprio sul tema della sicurezza e della salute sui posti di lavoro.
“Contrariamente a quanto si possa pensare – sottolinea il segretario Erriquez – nell’ambito bancario il maggior rischio non è quello delle rapine, per quanto il fenomeno sia ancora presente e degno di attenzione, ma quello determinato dallo stress da lavoro-correlato e, in particolare, da meccanismi spesso impalpabili, che pregiudicano la capacità di percepire i pericoli da parte dei lavoratori, esponendoli a situazioni che possono comprometterne la salute e la sicurezza”.
Negli anni in cui First Cisl ha approfondito la tematica, ci si è resi conto che i meccanismi cognitivi che espongono lavoratori e lavoratrici e ai rischi “a volte prescindono addirittura dall’esistenza e dalla qualità delle norme poste a loro tutela. Del resto – afferma ancora Erriquez – nel nostro Paese le norme non mancano e forse siamo fra i più evoluti in tal senso, eppure gli incidenti continuano a verificarsi. In Sardegna i lavoratori e le lavoratrici del settore hanno visto, spesso, chiudere filiali o sportelli, il loro lavoro è cambiato nel tempo e in maniera unilaterale, hanno avuto la responsabilità di nuovi, delicati compiti da consulenti, per i quali non sempre si sono sentiti sufficientemente formati e accompagnati”.
Da qui l’incremento esponenziale di assenze per malattie stress correlate. “È certamente importante – ha detto ancora il segretario – chiedere e ottenere nuove norme più efficaci e una migliore organizzazione del lavoro laddove queste siano carenti. Ma a nulla varranno se non si svilupperà una vera e propria cultura della sicurezza, cioè quella consapevolezza indispensabile, sia nel lavoratore che nei rappresentanti degli stessi nei posti di lavoro, di una serie di meccanismi psicologici e cognitivi”.
Il seminario non è stato circoscritto solo ai rischi del settore finanziario, ma ha toccato tutto il mondo del lavoro, manuale o intellettuale, individuato le varie figure che si occupano di sicurezza in azienda, riepilogato le fonti normative e le norme specifiche, per poi affrontare le novità e i rischi della cosiddetta “datificazione” (il fenomeno per cui gli aspetti della vita sociale e individuale vengono trasformati in dati con valore economico), dell’intelligenza artificiale, del funzionamento e delle trappole nei sistemi incentivanti delle aziende, il tecnostress (indotto dal malfunzionamento delle nuove tecnologie) e la digitalizzazione.
Con questo evento si è voluto creare un grande momento di aggregazione e di sviluppo ampio di tutte le tematiche di salute e sicurezza nel nostro settore promuovendo sinergie strutturali fra rappresentanti sindacali aziendale (Rsa) e rappresentanti dei lavoratori sulla sicurezza (Rls), mantenendoli in contatto fra loro e con i livelli territoriali e regionale. Dalla collaborazione continua, effettiva, efficace fra le due anime della tutela dei colleghi e delle colleghe, si intende sviluppare quella consapevolezza nei lavoratori e nelle lavoratrici, necessaria per presidiare adeguatamente le continue riorganizzazioni aziendali.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un intervento importante sul tema è stato svolto dalla responsabile del dipartimento pari opportunità, Franca Fancellu.
I relatori della giornata sono stati Domenico Mudadu (rappresententante sindacale aziendale di Mediobanca Premier), Andrea Burganti (responsabile della protezione dei dati e rappresentante dei lavoratori sulla sicurezza Bper Banca), Marco Palimodde (rappresentante dei lavoratori sulla sicurezza Intesa Sanpaolo), Andrea Pisu (rappresentante dei lavoratori sulla sicurezza Banco di Sardegna), Carmen Oneto (esperta in neuroscienze, Bper Banca), Luca Stefani (rappresentante dei lavoratori sulla sicurezza Unicredit).
Vai al sito di First Cisl Sardegna