La Repubblica rilancia dati First Cisl. In Liguria diminuiscono gli sportelli e molti comuni sono senza filiali

L’edizione di Genova de La Repubblica rilancia i dati First Cisl sulla desertificazione bancaria in Liguria. Il giornalista Massimo Minella firma un articolo dal titolo “Banche, la grande fuga dagli sportelli” mettendo in evidenza come la digitalizzazione sia uno degli effetti della riorganizzazione dell’offerta fisica degli istituti di credito. “In una regione come la Liguria – si legge sul quotidiano romano – in cui l’età media della popolazione è la più alta d’Italia (e d’Europa) uno sportello bancario può sempre rappresentare un punto fermo. Anche perché in Liguria l’internet banking è utilizzato dal 51% della popolazione, segno che l’altra metà ha (avrebbe) ancora bisogno di uno sportello. Peccato che, in linea con quanto avviene nel Paese, anche in Liguria il numero delle filiali aperte si vada sempre più riducendo, fino a prefigurare uno scenario di desertificazione”.

I dati First Cisl dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria, curati dal Comitato scientifico della Fondazione Fiba e presi in esame sono quelli aggiornati al 30 settembre. Si tratta, scrive ancora La Repubblica,  di “una elaborazione interna del sindacato su dati di Banca d’Italia, Istat ed Eurostat che fotografa infatti una situazione preoccupante per famiglie e imprese, con 39 filiali per 100mila abitanti, ma una fetta sempre più grande di popolazione che ne è totalmente sprovvista nel suo comune di residenza. Oltre la metà dei comuni liguri, spiega il report, non ha sportelli bancari sul suo territorio e spaventa proprio il dato della superficie del territorio per presenza di sportelli: oltre i due quinti sono stati colpiti dalla desertificazione bancaria (la superficie dei comuni privi di sportelli è del 42,27% della superficie totale della regione). Oggi sono 114mila le persone che risiedono in comuni che non registrano la presenza di alcuna banca. Un dato che è cresciuto tantissimo in un arco di tempo ridotto, fra il 2015 e il 2022, quando il 40% di questa popolazione è stato privato dell’accesso agli sportelli bancari”.

Il giornalista Massimo Minella rimarca che “ci sono poi 104mila persone che risiedono in comuni che hanno un solo sportello. Analoga situazione per le imprese liguri: 6.472 hanno sede in comuni che non registrano la presenza di alcuna banca e anche per loro oltre il 40% ha visto le banche abbandonare il proprio comune negli ultimi sette anni. Sono invece 7.367 le imprese che hanno sede in comuni con un solo sportello bancario”.

Il servizio del quotidiano, confortato dai dati cislini, passa inoltre in rassegna l’elenco “degli istituti che hanno un solo sportello in comuni liguri (dati a fine 2021 e quindi già cambiati con la fusione di Carige in Bper), al primo posto c’è Carige (in 19 comuni), seguita da Crédit Agricole Italia con 6, Banco Bpm (5), Intesa San Paolo (4), Monte dei Paschi di Siena (2), Banca di Caraglio, del Cuneese e della Riviera dei Fiori Bcc (1) e Banca Versiliana Lunigiana e Garfagnana (1). Carige guida però anche la classifica delle banche che nei comuni liguri hanno chiuso l’ultimo sportello di quel comune fra il 2015 e il 2021: sono 16, contro le 5 di Intesa San Paolo, e 1 per Banca Regionale Europea, Banco Popolare e Banca Carispe. Particolarmente significativo, nel report di First-Cisl, anche l’analisi dei comuni che hanno un solo sportello o ne sono addirittura privi. E spesso si tratta di comuni con migliaia di abitanti. Quello più grande, senza sportelli, è Quiliano, in provincia di Savona, che ha una popolazione di 6.881 abitanti, seguito da Mignanego (3.475), Savignone (3.036), Stella (2.919) e Riva Ligure (2.812). Ne sono sprovvisti anche Toirano, Mele, Bargagli, Avegno, Boissano, Tovo San Giacomo e Pieve Ligure. Con un solo sportello, invece, ci sono Castelnuovo Magra, in provincia della Spezia (8.331 abitanti), seguito da Luni (8.211), Cogorno (5.699), Sant’Olcese (5.569), Camporosso (5.516) e poi ancora Cerale, Celle Ligure, Ronco Scrivia, Ceranesi, Riccò del Golfo di Spezia, Spotorno, Casella. Per quanto riguarda le zone più a rischio (zona montana e zona rurale) fra il 2015 e il 2022 le banche hanno lasciato il 54% dei comuni montani, mentre nelle zone rurali l’86% dei comuni è rimasto ormai senza sportello”.

 

Qui i dati di sintesi e i grafici descrittivi del fenomeno di desertificazione bancaria in Liguria

Qui i dati e i grafici descrittivi della desertificazione bancaria in Italia, a cura di Fondazione Fiba