First Cisl ok conti banche. Colombani ai giornali: salari e potere d’acquisto principali argomenti contrattuali

Nei primi sei mesi del 2022 le cinque principali banche italiane hanno registrato conti in salute. Per Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Banco Bpm, Bper i bilanci sono positivi. Lo attesta un articolato studio elaborato dal Comitato scientifico della Fondazione Fiba per First Cisl.

Ampia la copertura giornalistica data al documento. Insieme ai principali quotidiani nazionali apre la rassegna stampa il titolo de Il Secolo XIX: “Banche, ricavi e utili in salita nei primi sei mesi. Migliora la qualità del credito”.

“Banche: First Cisl, aumento interessi spinge conti big a 6,2 mld” titolano le versioni on-line de La Gazzetta del Mezzogiorno.it, Corriere dello Sport.it, Tuttosport.com, Tiscali News.it, La Sicilia.it, Bresciaoggi.it, L’Arena.it, Alto Adige.it, il Giornale di Rimini.com, Il Giornale di Vicenza.it, La Prealpina.it, L’Adige.it, Giornale Radio.Fm, Radio Colonna.it, L’Opinionista.it. “Semestrali banche italiane, trainate dal margine d’interesse” scrive Finanza Report.it.

Non tanto diversa la titolazione de Il Gazzettino: “L’aumento dei tassi spinge i conti delle banche”. Aspetto rllanciato pure da Il Giornale di Sicilia, Gazzetta di Reggio, Gazzetta di Modena, Gazzetta di Carpi, La Nuova Ferrara, La Provincia, TF News.it. “First Cisl, volano gli utili delle banche: 6,2 mld solo per le prime cinque” evidenzia Business24Tv.it.

Accomunati dallo stesso titolo: “Banche, ricavi e utili in salita nei primi sei mesi. Migliora la qualità del credito” La Gazzetta di Mantova.it, Il Mattino di Padova.it, La Nuova Venezia.it, il Corriere delle Alpi.it, Il Giornale Trentino.it, La Provincia Pavese.it, La Tribuna Treviso.it. “Tassi interesse: aumento deciso da Bce ha arricchito le banche per 6,2 miliardi” scrive invece Firenzepost.it.

La copiosa rassegna stampa si chiude con Economy Magazine.it che pubblica ampi stralci del report cislino. “Banche italiane, primo semestre 2022 positivo con +6 mld di utili” è il titolo del servizio firmato dal giornalista Tito Belloni che scrive: “Un bel segno più davanti. Le prime cinque banche italiane – Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Banco Bpm, Bper – chiudono il primo semestre 2022 con una crescita sostenuta dei ricavi operativi del +3,3%. A confermarlo è un’analisi condotta per First Cisl dal Comitato scientifico della Fondazione Fiba secondo la quale – si legge ancora su Economy Magazine – gli utili netti salgono del 6,2%, a quota 6,242 miliardi, nonostante le svalutazioni dei crediti verso Russia e Ucraina operate da Intesa San Paolo e Unicredit (2,2 miliardi di euro). È la crescita degli interessi netti a trainare i bilanci (+5,7%), cui ha contribuito l’aumento dei tassi, che dovrebbe dispiegare i suoi effetti soprattutto nei prossimi trimestri”.

“Si inverte così la tendenza che aveva visto i ricavi beneficiare del costante aumento delle commissioni nette, nel periodo considerato sostanzialmente stabili a causa dell’avverso andamento dei mercati finanziari, che condiziona negativamente i ricavi dai servizi di investimento. Migliora anche la qualità del credito: diminuisce lo stock dei crediti deteriorati netti (Npl ratio netto al 1,7% dal 2% al 31 dicembre 2021). Le rettifiche su crediti, da porre in relazione alla guerra in Ucraina, potrebbero incidere in misura minore nei trimestri successivi apportando benefici alla redditività”.

Economy Magazine evidenzia inoltre che “l’aumento dei ricavi, unitamente alla riduzione dei costi operativi, ha prodotto una nuova forte riduzione del cost/income, che passa dal 53,4% al 50,8%, ampliando la differenza rispetto alla media dei maggiori competitor europei (58,1%). Il costo del personale si riduce del 1,1% e registra un’incidenza sul totale dei ricavi in diminuzione: si passa infatti dal 33,1% del primo semestre del 2021 al 31,7%”. Per quel che concerne l’occupazione si “registra un’ulteriore flessione stimata del 3% (per oltre 7.000 lavoratori), cala anche il numero degli sportelli del 7,6% (-1.007). Aumenta ancora il margine primario per dipendente (+6,5%), effetto della crescita della produttività”.

Sulla scorta dei dati pubblicati, è intervenuto sulla stampa il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani per il quale «le semestrali delle banche italiane hanno visto crescere i ricavi e gli utili in misura rilevante. Il costo del lavoro è calato in valore assoluto e in termini relativi, rappresentando ormai poco più del 30% dei ricavi. È improcrastinabile una crescita significativa e rapida dei salari, attraverso la contrattazione nei gruppi, per adeguarli all’elevata produttività che non può finire solo in beneficio degli azionisti attraverso la distribuzione di dividendi e buy back. D’altra parte, la tutela del potere d’acquisto dei salari sarà tra i principali argomenti negoziali con Abi nell’imminente tornata contrattuale».

Il leader dei bancari della Cisl ha aggiunto: «L’aumento del margine d’interesse, destinato a caratterizzare anche le prossime trimestrali, dovrebbe spingere le banche a puntare maggiormente sul credito per la crescita dei ricavi. Sarebbe necessario, inoltre, abbandonare la strategia di business finora nettamente prevalente, basata sulla crescita continua delle commissioni, nell’ambito di un servizio di consulenza dichiaratamente non indipendente, e praticare finalmente modelli di consulenza aperti, basati su un numero elevato di prodotti finanziari, in assenza di conflitto di interessi, senza pressioni commerciali su lavoratrici e lavoratori e con il maggior gradimento dei risparmiatori. L’importanza di credito e risparmio – ha concluso Colombani – è più attuale che mai: economicità e rischi per le banche devono andare di pari passo con il sostegno all’attività economica in una fase tanto complessa delle dinamiche sociali ed economiche del nostro Paese».

 

In allegato il comunicato con le tabelle esplicative