Colombani sulla stampa, bene Patuelli su relazioni sindacali, no a nuovi tagli in piccole banche

“La pandemia non ha trovato impreparato il mondo bancario in Italia”. Lo ha detto il presidente dell’Abi Antonio Patuelli all’assemblea dell’Associazione bancaria italiana sottolineando come gli “importanti, complessi e costruttivi negoziati fra l’Abi e le organizzazioni sindacali del settore, a fine 2019” abbiano consentito la firma di un “nuovo lungimirante contratto nazionale di lavoro che prevede anche forme di lavoro inaspettate e ha favorito il costante dialogo costruttivo che ha permesso di definire continuamente nuovi accordi anche per tempi eccezionali”.

Per il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani, “le relazioni industriali nel settore bancario hanno offerto un’ottima prova nel momento più difficile della pandemia e bene ha fatto il presidente Antonio Patuelli a ricordarlo nella relazione che ha tenuto all’assemblea annuale dell’Abi”.

Il commento del leader dei bancari è stato rilanciato dall’Ansa che ha titolato “Abi: Colombani (First Cisl) bene Patuelli, no a ulteriori tagli”, e da Adnkronos: “Colombani (First Cisl), bene Patuelli su relazioni sindacali, no a tagli per istituti piccoli”. Sulla stessa linea il lancio di Askanews che scrive “Abi, First Cisl, bene Patuelli, no nuovi tagli in piccole banche. Il sistema ha consentito al Paese di fronteggiare la crisi”. Anche on-line spazio alle dichiarazioni del leader bancario della Cisl con Borsa Italiana ed Economy Magazine che rispettivamente scrivono “Abi: Colombani (First Cisl), ottima prova relazioni industriali durante pandemia” e “Colombani plaude Patuelli sulle relazioni sindacali, ma no ai tagli per le piccole”.

“Le banche – si legge sulle citate testate – hanno rappresentato il canale privilegiato dell’azione di politica economica del governo. È grazie all’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori bancari, chiamati ad assolvere una mole enorme di adempimenti, che imprese e famiglie hanno potuto beneficiare delle misure varate per fronteggiare la crisi, dalle moratorie ai prestiti garantiti”.

“Il contratto nazionale stipulato a fine 2019 – continua Colombani sugli organi di informazione – si è dimostrato effettivamente lungimirante, come notato da Patuelli, nel disciplinare lo smart working. Siamo certi che, una volta superata l’emergenza, sapremo raccogliere i frutti di quell’intuizione e che le regole definite a livello nazionale torneranno ad orientare la contrattazione nei gruppi. È opportuno inoltre dare attuazione alla Cabina di regia sul digitale per gestire l’innovazione, che non deve essere usata come foglia di fico per coprire nuovi tagli del personale”.

“Siamo contrari – conclude il leader dei bancari della Cisl – ad una generalizzata riduzione dei costi del personale come indicato invece per le piccole banche dal governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. Non ci convince neppure l’alternativa di un ulteriore consolidamento del sistema, che si presenta già più concentrato rispetto a Germania e Francia. Le tecnologie digitali  vanno utilizzate per offrire alla clientela nuovi servizi e per aprire ai lavoratori nuovi spazi grazie alla crescita delle loro competenze”.