Abi, Colombani: nel contratto aumenti legati a inflazione e produttività

“Il prossimo rinnovo del contratto nazionale dei bancari è un banco di prova fondamentale per il settore e per le sue relazioni industriali, che devono continuare a connotarsi, come ha sottolineato il presidente Antonio Patuelli nella sua relazione all’Assemblea dell’Abi, per lungimiranza e spirito costruttivo. Le banche italiane non sono soltanto imprese in concorrenza tra loro, ma fanno parte di un sistema, che come tale ha dimostrato di muoversi in occasione dei salvataggi operati attraverso il Fondo di garanzia sui depositi, che dovrebbe operare in via prioritaria per prevenire anziché solo per sostenere i costi delle crisi bancarie”. Lo dichiara il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani.

“Nella piattaforma unitaria abbiamo chiesto che l’aumento retributivo risponda all’esigenza di tutelare il potere d’acquisto ma anche a quella di redistribuire parte della produttività, che è tra le ragioni della straordinaria crescita degli utili conseguita dalle banche. Resta in ogni caso basilare, in questo quadro, il ruolo della contrattazione collettiva nelle banche e nei gruppi bancari, cui è demandato – ha concluso Colombani – il compito di garantire ulteriori incrementi salariali anche attraverso i ‘premi aziendali’, nonché la gestione dei cambiamenti che stanno maturando nell’organizzazione del lavoro”.

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