Gli effetti dello smart working, la stampa rilancia l’evento First Cisl di domani

Cresce l’attesa per la tavola rotonda organizzata da First Cisl sul tema “Lo smart working tra tutela e territorio. Realtà e prospettiva”. A rilanciare l’evento, che si terrà all’Auditorium di via Rieti 13 a Roma domani martedì 22 settembre con inizio alle 9,30, varie testate giornalistiche.

Conquiste del Lavoro titola “Smart working da regolare” evidenziando come con la pandemia il ricorso alla formula del “lavoro domiciliare” sia  letteralmente esplosa. Anche Economy Magazine presenta l’iniziativa che si prefigge di capire come il mondo del lavoro sia cambiato in tempi di Coronavirus gettando un ulteriore “sguardo sul futuro”.

“Per approfondire il tema – si legge nel sito d’informazione finanziaria – First Cisl ha deciso di mettere a confronto le idee del sindacato con quelle della politica e degli esperti. La grande trasformazione, che è un mix di digitalizzazione e di smart working, attraversa infatti anche il settore bancario e assicurativo, chiamato a ripensare la propria organizzazione produttiva coniugando efficienza aziendale, benessere dei lavoratori, soddisfazione della clientela”.

“A discutere, con il leader First Cisl Riccardo Colombani e il segretario generale aggiunto della Cisl Luigi Sbarra – scrive Conquiste del lavoro – Giampiero Falasca (giuslavorista DLA Piper) e Francesco Seghezzi (presidente Fondazione Adapt). Il dibattito sarà preceduto dalla presentazione di un report sulla diffusione dello smart working sia a livello nazionale che di settore e dalle testimonianze dei lavoratori dei diversi comparti in cui si articola il mondo del credito”.

«Prima e dopo il lockdown lo smart working – sottolinea a Economy Magazine il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani – si è rivelato uno strumento prezioso sia per i lavoratori che per le banche. Adesso si profila la necessità di registrarne al meglio l’utilizzo per evitare possibili distorsioni. Un passo importante lo abbiamo già fatto, primi in Italia, introducendo una regolamentazione collettiva di settore ed estendendo il diritto alla disconnessione a tutti i lavoratori. Bisogna andare oltre. E bisogna ribadire che, nell’ottica di una possibile riforma della legge 81/2017, il ruolo della politica e delle parti sociali dovrà essere centrale».

«Per il sindacato – aggiunge Colombani su Conquiste del lavoro – è fondamentale che il contratto individuale tra datore di lavoro e lavoratore  non si sostituisca alla  contrattazione collettiva, che deve continuare a costituire la fonte normativa  prevalente del rapporto di lavoro, pena la sua destrutturazione.  Inoltre è necessario che le banche continuino a garantire la loro presenza sui territori attraverso filiali ed hub aziendali, in cui è possibile che l’esperienza dello smart working conservi la dimensione collettiva della vita di relazione».

All’evento, che si terrà martedì 22 settembre 2020 dalle ore 9.30 alle ore 12.45, è possibile partecipare in modalità webinar, previa registrazione qui.